L’ora della verità è fissata per le 13 di giovedì all’ospedale di Bassano del Grappa. È lì che si svolgerà l’autopsia sul corpo di un ragazzo di Asiago che avrebbe compiuto 32 anni il 13 agosto e che invece è stato trovato morto sabato, il giorno dopo l’inoculazione del vaccino PfìzerBiontech. «Al momento non vi è alcuna ragione per sospettare un nesso causale tra i due eventi», precisa la direzione dell’Ulss 7 Pedemontana. «La famiglia non vuole puntare il dito contro la vaccinazione, ma bisogna accertare se sia stata valutata attentamente l’anamnesi», ribatte Roberto Rigoni Stern, che oltre a essere il sindaco della località montana sull’Altopiano dei Sette Comuni, è anche l’avvocato incaricato dalla mamma di Mania Brugnerotto di fare luce sul decesso del giovane pizzaiolo.
L’AUTOCERTIFICAZIONE Per tutti “Meci”, il 31enne era atteso al lavoro sabato mattina: non vedendolo ancora alzato, verso le 11.30 mamma Terry si è preoccupata ed è entrata in camera sua. «11 suo unico figlio – riferisce Rigoni Stern – era senza vita. Possiamo capire la disperazione di questa donna, che non c’entra assolutamente niente con la galassia no vax e non intende accusare nessuno: vuole semplicemente sapere perché non c’è più Mattia. Il ragazzo era sempre stato bene, a parte una miocardite diagnosticata cinque anni fa, insorta in occasione di un’influenza e indicata nell’autocertificazone per la vaccinazione. Bisogna capire se quel fatto pregresso potesse essere compatibile con la somministrazione. Per questo abbiamo chiesto lo svolgimento di un accertamento tecnico irripetibile e la Procura di Vicenza ha fissato l’autopsia, a cui noi parteciperemo attraverso un nostro consulente medico legale». Vista la particolarità della vicenda, l’azienda sanitaria aveva già deciso di svolgere l’esame autoptico, ma a questo punto l’esito (atteso verosimilmente nel giro di un mese) sarà consegnato agli inquirenti. «Un atto dovuto, chiediamo solo che venga fatta chiarezza», ribadisce il legale.
L’UNICA DOSE Venerdì scorso “Meci” si era preso la giornata libera, per andare in tarda mattinata al palasport di Roana a sottoporsi all’iniezione dell’unica dose di vaccino prevista nel suo caso di soggetto guarito dal Covid, malattia che aveva sviluppato l’anno scorso senza portare avanti nessun postumo secondo i familiari. Peraltro anche dopo la somministrazione del vaccino, Brugnerotto non avrebbe accusato alcun malessere, tanto da aver fatto una passeggiata nel pomeriggio e da aver trascorso la serata con gli amici senza manifestare ai loro occhi nessun disturbo. «Non si vuole agire contro nessuno, ma chiarire i contorni di una coincidenza temporale assolutamente anomala», torna a dire l’avvocato Rigoni Stern. I funerali del 3lenne sono stati sospesi in attesa dell’accertamento autoptico.
Il Gazzettino