Operazione della Polstrada che ha fermato l´autista e fatto denuncia alla Procura. Prelevati da un allevamento di Brescia erano indirizzati a Chieti per il confezionamento di prodotti alimentari
Bardolino. Sarebbero finiti in prodotti alimentari destinati al consumo umano. Ma fortunatamente la Polstrada di Bardolino ha fermato il camionista abruzzese che stava trasportando insieme ad un centinaio di suini prelevati regolarmente da un allevamento veronese in buone condizioni di salute, una ventina di animali provenienti da un allevamento di Brescia di cui un paio già morti e gli altri in fin di vita. L´intero carico era diretto a Chieti dove le carni di tutti i suini sarebbero state utilizzate per il confezionamento di prodotti alimentari. La Polstrada bardolinese ha contattato il veterinario di turno che ha disposto abbattimento e distruzione delle carcasse degli animali in condizioni non a norma; sono quindi scattati gli accertamenti nei confronti dell´allevamento bresciano e del macello di destinazione. Gli agenti hanno denunciato alla Procura di Verona conducente, proprietario del veicolo, titolare del macello di Chieti, commerciante e allevatore bresciano: per tutti l´accusa è di maltrattamento di animali in attesa delle verifiche sul mancato rispetto delle norme amministrative previste dalla normativa comunitaria. Il fatto, infatti, risale ad alcune settimane fa ma le indagini sono ancora in corso. Anche perché i venti suini in condizioni critiche presentavano tatuaggi auricolari – quella sorta di targhetta identificativa usata per la movimentazione degli animali – appartenenti ad animali sani. Un artifizio adottato nel tentativo di nascondere che quegli animali non avrebbero mai dovuto uscire dall´allevamento perché erano già stati dichiarati non idonei al trasporto né tantomeno alla macellazione e al commercio. Di questa ulteriore fase di indagine è stato interessato il Nucleo investigativo della Forestale di Brescia che ha rilevato comportamenti illeciti da parte dell´allevatore bresciano.
L´intervento della Polstrada bardolinese rientra nell´ambito della attività di controllo legate al protocollo d´intesa siglato tra il ministero dell´Interno e quello della Salute con l´obiettivo di contrastare le irregolarità e illegalità nell´ambito della tutela e salute degli animali e sicurezza alimentare oltre che stradale. E in termini di sicurezza stradale è da registrare un altro intervento degli agenti del dipartimento di Bardolino che nel fine settimana hanno fermato per due volte un camionista portoghese incappato nella stessa violazione. Protagonista del singolare episodio P.J, di 49 anni, che alla guida di un grosso autotreno è incappato in un controllo della Stradale di Bardolino che ha riscontrato un tasso alcolemico superiore al limite consentito. Oltre a questo gli agenti hanno controllato il camion sotto il quale hanno rinvenuto una grossa calamita applicata al cambio con lo scopo di far impazzire le registrazioni dell´apparecchio cronotachigrafo digitale ( la scatola nera dei camion). Un sistema illegale adottato dagli autisti per alterare le registrazioni dei tempi di sosta e di marcia e riuscire ad aggirare i tempi di riposo imposti per legge. L´autista portoghese ha quindi subìto l´immediato ritiro della patente di guida e le sanzioni anche per l´alterazione dei sigilli di sicurezza delle «scatole nere». L´uomo, però, incurante delle diffide e di quanto accaduto, il giorno dopo si è rimesso alla guida del camion ed è stato intercettato dalla stessa pattuglia che lo aveva fermato 24 ore prima. Per lui è scattato un nuovo provvedimento di ritiro della patente e una nuova multa – totale sanzioni di 15mila euro – per aver circolato senza permesso di guida oltre al fermo effettivo dell´autotreno.
L’Arena – 8 maggio 2013