Il ministro della Salute durante il suo intervento ad una manifestazione nazionale organizzata a Venezia nell’ambito delle iniziative previste dal programma Guadagnare Salute ha affrontato a 360 gradi il tema della prevenzione. “C’è un’idea nuova, la salute in tutte le politiche, ma siamo solo a metà del percorso”.
Si è aperta ieri a Venezia “Le sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio”, la nuova edizione della manifestazione nazionale realizzata nell’ambito delle iniziative previste dal programma Guadagnare Salute. L’evento, cha ha sede nel Campus di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari, è promosso dal Ministero della Salute, dalla Regione Veneto, dall’Università Ca’ Foscari e dall’Istituto superiore di sanità.
Durante il suo intervento il ministro della Salute, Renato Balduzzi ha subito evidenziato come “l’attenzione sui fattori di rischio (alimentazione scorretta, inattività, tabagismo, abuso di alcol) dev’essere a 360 gradi”. Ma Balduzzi ha voluto ribadire il suo ‘no’ a uno stato etico spiegando come “l’obiettivo dei poteri pubblici sia quello di investire sulla prevenzione per mettere in condizione le persone di compiere scelte di salute responsabili e consapevoli”. Il ministro ha poi segnato la strada da seguire: “Bisogna fare rete per promuovere strategie intersettoriali capaci di favorire scelte di salute, a livello regionale e locale. E per fare ciò è fondamentale rafforzare l’ alleanza con scuola e Regioni per fare prevenzione e promozione della salute”. “Perché – ha spiegato il Ministro – la prima prevenzione è quella che si fa sul territorio. E poi uno dei principali interlocutori sono proprio le Regioni”.
In questo scenario il Ministro ha evidenziato come sia decisiva “la valutazione dell’impatto delle politiche sulla salute, che dovrebbe essere strutturale”. Balduzzi ha poi sottolineato come “i dati dei sistemi di sorveglianza ci dicono che obesità e sovrappeso sono in continuo aumento, soprattutto tra i bambini. Troppi dolci è questo il nucleo del problema e per questo bisogna rafforzare anche l’alleanza con i pediatri, i primi mediatori della prevenzione”.
Ma non solo, secondo le cifre riportate dal Ministro in Italia, gli uomini consumano mediamente il doppio della quantità di sale raccomandata dall’Oms. E per questo Balduzzi ha evidenziato la necessità di “confrontarsi anche con i produttori, per ridurre la quantità di sale e zuccheri nei cibi”.
In ogni caso il Ministro ha concluso il suo intervento segnalando come sulla prevenzione ci sia “ancora da fare, perché rispetto alle cure e alla riabilitazione, la prevenzione è meno standardizzata. E per questo ci vuole un coordinamento e una collaborazione costante tra le istituzioni” e tutti gli attori in gioco.
quotidianosanita.it – 21 giugno 2012