Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, incontrerà mercoledì pomeriggio, 18 gennaio, alle 18, a Lungotevere Ripa, i rappresentanti delle principali organizzazioni mediche. A chiedere un’incontro era stata l’intersindacale dei camici bianchi con una lettera unitaria inviata a Balduzzi il 30 novembre scorso. Riqualificazione della rete ospedaliera e riorganizzazione delle cure primarie, abuso di contratti atipici che produce un diffuso precariato, anche in rapporto alla prossima carenza di medici e dirigenti del Ssn, ed il problema acutissimo della responsabilità professionale. Queste alcune delle criticità su cui i medici chiedevano un confronto nella lettera. La convocazione ora è arrivata.
Il ministro della Salute incontrerà i rappresentanti dei medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi dipendenti e convenzionati del Ssn il prossimo mercoledì, 18 gennaio, presso la sede del dicastero a Lungotevere Ripa.
Questo il testo della lettera inviata a Balduzzi dall’Intersindacale il 30 novembre scorso:
Illustre Signor Ministro,
la conferma del Ministero della Salute, nonostante la riduzione dei dicasteri, e la Sua nomina, caratterizzata da criteri di competenza e di professionalità, sono un segnale positivo per il servizio sanitario nazionale che le sottoscritte Organizzazioni Sindacali hanno valutato positivamente.
Riteniamo, infatti, fondamentale l’unitarietà del servizio pubblico e la coesione sociale ed organizzativa in un Paese in cui le differenze tra i vari servizi sanitari regionali tendono ad ampliarsi, fino ad interessare non più i modelli organizzativi ma la stessa efficacia e sicurezza delle cure, ed a mettere in crisi la esigibilità del diritto alla salute in egual modo su tutto il territorio nazionale.
Il sistema sanitario non è solo un agglomerato di spesa, ma rappresenta un grande contenitore di competenze professionali ed innovazioni tecnologiche, oltre che un volano essenziale per la stessa crescita del Paese. Oggi la filiera della salute presenta la più alta concentrazione di occupati con un prodotto che vale circa il 12% del Pil. Gli ultimi dati Ocse confermano che spendiamo per la sanità meno della media degli altri paesi industrializzati con un servizio che continua ad avere positivi riconoscimenti di qualità, sia per quanto riguarda il tasso di mortalità evitabile che alcuni indicatori di morbilità.
Di certo, nelle espressione delle nostre valutazioni, non intendiamo prescindere dalla situazione di crisi economica, che coinvolge ormai, ed in modo importante, non solamente il nostro paese, consapevoli della necessità di un rafforzamento del SSN anche attraverso obbiettivi di appropriatezza e di lotta agli sprechi ed alla corruzione.
In questo quadro la riqualificazione della rete ospedaliera e la riorganizzazione delle cure primarie, l’abuso di contratti atipici che produce un diffuso precariato, anche in rapporto alla prossima carenza di Medici e Dirigenti del Ssn, ed il problema acutissimo della responsabilità professionale, sono alcune delle criticità che vorremmo sottoporre alla Sua attenzione. Senza tralasciare la necessità di affermare i principi della trasparenza e del merito professionale, valorizzando il ruolo dei professionisti in un nuovo modello di governo clinico e recuperare le prerogative della contrattazione.
Oggi è palpabile una situazione di disagio diffuso e di malessere dei professionisti che quotidianamente operano nelle aziende sanitarie, tenuti ai margini dei processi decisionali da una deriva aziendalistica in mano alla cattiva politica. Significativo è il preoccupante esodo pensionistico quale unica via di uscita da una condizione professionale sempre più difficoltosa e da una contesto che vede scaricare diverse contraddizioni di gestione del sistema sui Medici e sui dirigenti. Le condizioni in cui lavoriamo diventano sempre più gravose e rischiose a causa di ritmi massacranti e di un contenzioso medico legale che, in attesa di un provvedimento legislativo che dorme nei cassetti da due anni pur largamente condiviso, segna crescite esponenziali.
La necessità di mantenere, congiuntamente agli altri aspetti che insieme costituiscono e garantiscono lo stato sociale, livelli adeguati di tutela dello stato di salute attraverso un Servizio Sanitario Nazionale “universale” “equo” e “solidale”, ci appare oggi, ancora e più che mai, un obiettivo irrinunciabile per il nostro Paese, il cui raggiungimento passa anche attraverso il rispetto e la valorizzazione del lavoro che svolgiamo tutti i giorni e tutte le notti per rispondere a domande e bisogni dei cittadini che a noi si rivolgono in momenti delicati della loro vita.
In rappresentanza dei medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi dipendenti e convenzionati del SSN, Le chiediamo in modo unitario un incontro, disponibili a condividere percorsi virtuosi che rendano sostenibile il nostro servizio sanitario nazionale e concretamente esigibile un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione.
Distinti saluti.
Costantino Troise ANAAO ASSOMED
Riccardo Cassi CIMO ASMD
Vincenzo Carpino AAROI-EMAC
Massimo Cozza FP CGIL MEDICI
Aldo Grasselli FVM
Mauro Mazzoni FASSID
Biagio Papotto CISL MEDICI
Carmine Gigli FESMED
Raffaele Perrone Donnorso ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI
Armando Masucci UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI
Alberto Spanò SDS SNABI
Mario Sellini AUPI
Lorena Splendori FP CGIL SPTA
Antonio Castorina SINAFO
Antonio Travia FEDIR SANITA’
Franco Socci SIDIRSS
Giacomo Milillo FIMMG
Roberto Lala SUMAI
Angelo Testa SNAMI
Massimo Cozza, Roberto Lala,
Mauro Mazzoni, Biagio Papotto INTESA SINDACALE
Salvo Calì SMI
Giuseppe Mele FIMP
Fausto Campanozzi CIMOP
Ruggero Di Biagi UGL MEDICI
Daniele Indiani FEDERSPECIALIZZANDI
14 gennaio 2012