“L’Assessore regionale Pan dovrebbe preoccuparsi di difendere le pecore non solo dai lupi, ma anche da quei sindaci, del suo stesso partito, che impediscono il transito delle greggi lungo le strade comunali”. Le parole sono del consigliere regionale del Partito Democratico Graziano Azzalin, che commenta così “l’episodio accaduto a San Giorgio in Bosco, quando il Primo cittadino ha multato un pastore che, con i suoi capi, ha percorso le vie del paese secondo antichi tragitti, minacciando di rivalersi anche per i danni subiti dalle auto finite fuori strada per la melma causata dal passaggio del gregge e diventata ghiaccio con le basse temperature notturne. Torna così alla ribalta un contenzioso mai risolto: è ancora possibile trovare vie alternative per la transumanza, tra urbanizzazione sfrenata e cemento diffuso?”. “Questa domanda – prosegue l’esponente dei Democratici – è rimasta inevasa da troppo tempo. Nel 2013, la Regione Veneto aveva ventilato l’ipotesi di creare corridoi verdi per gestire il passaggio degli ovini e il loro approvvigionamento. In una nota, veniva in particolare ricordato come la cementificazione fosse il principale nemico delle greggi, insieme alla burocrazia, e si sottolineava la necessità di tutelare la ‘naturalità’ del settore, anziché costringere i pastori a tappe motorizzate”. “A distanza di cinque anni, però – conclude Graziano Azzalin – non sono stati presi provvedimenti conseguenti e siamo ancora ad aspettare che le buone intenzioni prendano forma. Nel frattempo, il quadro è peggiorato con l’aggravarsi della situazione climatica che spinge alla transumanza e alla pastorizia errante giovani allevatori vocati a un mestiere reso sempre più difficile dal punto di vista pratico, proprio dalla carenza di pascoli d’alta montagna
9 gennaio 2018