All’ottava seduta del consiglio regionale del Veneto sulla riforma sanitaria con l’istituzione dell’Azienda Zero, maggioranza e opposizione hanno ripreso a parlarsi. Ieri mattina c’è stata una riunione durante la quale gli esponenti della minoranza (Claudio Sinigaglia e Stefano Fracasso Pd, Simone Scarabel M5s, Maurizio Conte con Stefano Casali e Giovanna Negro per i tosiani) hanno illustrato le loro richieste ai capigruppo di maggioranza. La prima – stralciare l’Azienda Zero – è stata respinta al mittente: «Non se ne parla», ha detto il capogruppo della Lista Zaia, Silvia Rizzotto. Sono seguite così altre otto richieste che successivamente il capogruppo della Lega, Nicola Finco, ha messo per iscritto, giusto per avere la conferma delle proposte di modifica volute dall’opposizione. Le principali: definire ruoli e compiti dell’Area sanità e sociale in relazione all’Azienda zero.
Inoltre: istituire all’interno dell’Azienda zero il comitato dei direttori generali delle Ulss; bìniente commissario ma subito il direttore dell’Azienda zero; togliere il servizio ispettivo dalle comptenze dell’Azienda zero; togliere le comptenze relative al project financing.
Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì pomeriggio e per quella data la maggioranza darà una risposta all’opposizione. Se sarà raggiunta un’intesa sull’Azienda zero poi si inizierà ad affrontare la riduzione delle Ulss. (Il Gazzettino)
Il comunicato delle opposizioni . “Stralcio dell’Azienda Zero o modifiche strutturali, la scelta alla maggioranza”
L’opposizione, dopo l’incontro sul pdl 23 “insiste nel chiedere un cambio di rotta della maggioranza che possa portare a un ripensamento della struttura dell’Azienda Zero” si legge in una nota diffusa dai gruppi Pd, Lista Moretti, Area Popolare, M5S, Lista Tosi, Veneto civico, Veneto del Fare. “Diciamo no a un uomo solo al comando che gestirà nove miliardi e mezzo di euro, chiediamo invece la creazione di un comitato costituito dai direttori generali con il compito di potenziare i servizi del territorio, gli ospedali di comunità, le case di riposo, le medicine di gruppo integrate. Solo così l’Azienda Zero sarà al servizio delle Ulss, altrimenti diventerà un’Azienda che espropria le Ulss di competenze, con la finalità di tagliare i servizi ai cittadini per garantire l’equilibrio di bilancio – continua la nota delle opposizioni in Consiglio regionale – Diciamo anche no al commissariamento iniziale dell’Azienda Zero, chiediamo che la Gestione spesa accentrata rimanga incardinata nelle strutture dell’area sociosanitaria e non faccia invece riferimento all’Azienda Zero che, per quanto ci riguarda, non dovrebbe poi avere competenze sulla finanza di progetto. L’abbiamo ribadito per l’ennesima volta: rivediamo completamente le funzioni, su cui anche la maggioranza non ha le idee chiare”, aggiungono i consiglieri di opposizione Claudio Sinigaglia, Stefano Fracasso (Pd), Simone Scarabel (M5S) Giovanna Negro (Veneto del Fare), Stefano Casali e Maurizio Conte (Lista Tosi)e Marino Zorzato (Area Popolare per il Veneto) “Adesso vogliamo sapere quale sarà la scelta della maggioranza: muro contro muro, stralcio o ridefinizione dell’Azienda Zero. Bisogna fare delle modifiche strutturali che abbiamo illustrato nella riunione. La maggioranza insiste per tenere in piedi il ‘contenitore’, senza rendersi conto che ciò che non va è il contenuto. Noi in ogni caso siamo pronti da subito a passare alla seconda parte, quella della riduzione delle Ulss”.
15 luglio 2016