“Manca la scheda economica-finanziaria e inoltre non viene rispettata la ‘concorrenza di competenze’ cioè la partecipazione dello Stato: il progetto di Legge sull’Azienda Zero è illegittimo e non attuabile, crea un doppione di competenze rispetto all’attuale organizzazione regionale e maggiori spese fisse nella Sanità regionale”: si esprimono così i consiglieri tosiani Giovanna Negro, Andrea Bassi, Stefano Casali e Maurizio Conte tornando all’attacco sul Progetto di Legge n.23, quello relativo all’istituzione dell’Azienda Zero, l’ente di governance della sanità regionale.
“Si vuole creare la fotocopia di un ente – aggiungono i quattro – che già esiste e svolge le stesse funzioni della Regione, ma con entità giuridica a sé, per sfuggire al controllo e alla programmazione pubblica del Consiglio regionale. Il sistema socio sanitario assorbe quasi l’ottanta per cento del bilancio quindi parliamo di 8 miliardi di euro all’anno!
“La pianificazione sanitaria, inoltre, non è un’esclusiva competenza della Regione ma deve essere ‘concordata’ con lo Stato – spiegano concludendo i tosiani – inoltre il Pdl n.23 è privo della scheda relativa all’analisi economica. Anche la Conferenza Stato–Regioni nutre seri dubbi sulla proposta legislativa, tanto da chiederne integrazioni e dati mancanti. Questo significa che tutte le cifre fornite dalla maggioranza sulle spese, i risparmi e i costi di gestione fino ad oggi sono solo ‘chiacchere da Bar Sport’. Coperture e convenienze presunte non sono legittimate da nessuna analisi tecnica finanziaria all’interno della proposta di legge”.
12 novembre 2015