Il modo in cui la Regione ha portato avanti i trasferimenti di personale dalle varie Ulss e Aziende ospedaliere venete alla neonata Azienda Zero era stato giudicato «aggressivo» da quanti si erano seduti ai tavoli per la firma della relativa proposta di accordo sindacale immodificabile. L’atteggiamento volto a spingere per l’attuazione dei trasferimenti, al limite anche senza la firma dei sindacati, non era andato giù e anche per questo, oltre che per i tagli lineari che dovrebbero subire gli integrativi degli stipendi dei vari comparti per consentire il pagamento di quello dei dipendenti della nuova Azienda, molte sigle sindacali non avevano firmato a settembre nel veronese. Va ricordato che Verona deve cedere ad Azienda Zero 1.039.081 euro, prendendone 612 mila dall’Ulss9 scaligera e 426mila dall’Azienda ospedaliera. Dopo gli incontri di settembre, anche alcune realtà che prima avevano detto sì, ad esempio l’Rsu di Rovigo, hanno fatto marcia indietro. Intanto Fp Cgil è andata avanti anche con le preannunciate azioni legali. Il ricorso ex articolo 28 della legge 300 per comportamento antisindacale verrà discusso in udienza a Verona il 17 gennaio. Seguiranno analoghi ricorsi a Treviso e Venezia. A fine ottobre è stato inoltre depositato un ricorso al Tar del Veneto contro la delibera regionale 1251 del 2017 che istituisce Azienda Zero. (FR.MAZ.)
L’ARENA DI VERONA – Venerdì, 29 dicembre 2017