«La programmazione sanitaria veneta per gli anni a venire dovrà essere un vestito cucito su misura rispetto alle nuove esigenze di salute e assistenza dei cittadini, alle indicazioni del territorio e a quelle della società civile». Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ha aperto ufficialmente oggi, nel corso di un incontro a Villa Nievo di Montecchio Precalcino, il confronto con i rappresentanti e i portatori d’interesse della società veneta che accompagnerà la definizione del nuovo Piano socio sanitario regionale, atteso da oltre un decennio. Erano presenti, tra gli altri, i direttori generali delle Asl, i presidenti delle Conferenze dei Sindaci, esponenti delle organizzazioni professionali di categoria, dei sindacati, delle fondazioni bancarie, degli ordini e dell’imprenditoria sanitaria privata.
Le Università di Padova e Verona erano rappresentate dai rispettivi presidi delle facoltà di medicina, Giorgio Palù e Michele Tansella. Portando i saluti del presidente Luca Zaia e della Giunta regionale, Coletto ha anche sottolineato che “oggi è un giorno importante, perché inizia un confronto a 360 gradi attraverso il quale disegneremo assieme il futuro della salute pubblica veneta. Il vostro apporto – ha aggiunto rivolgendosi ai presenti – sarà prezioso per cogliere al meglio i bisogni della società e del territorio e per farne poi sintesi in un Piano che dovrà rispondere a queste esigenze e contemporaneamente ridisegnare l’organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e di risposta tempestiva alla grande riforma in senso federalista basata, per la sanità, sull’introduzione dei costi standard per la definizione della spesa ed i relativi finanziamenti”. Nel corso dell’intensa giornata di lavori sono stati presentati i contenuti del Libro Bianco della Sanità Veneta 2000-2009 ed una serie di dati epidemiologici elaborati dal Servizio Epidemiologico Regionale (SER): due documenti fondamentali che delineano la fotografia dell’esistente e indicano i settori dove è necessario intervenire per riformare l’attuale organizzazione e rispondere alle mutate esigenze di salute della popolazione. A tutti i presenti è stato chiesto di inviare, a partire dai primi di gennaio, documenti di proposte da valutare nell’ambito della realizzazione del nuovo Piano, sui quali aprire momenti di confronto specifico sui singoli aspetti della nuova programmazione. Questa fase dovrebbe concludersi nel giro di alcune settimane, per definire quella che sarà la proposta di nuovo Piano Sociosanitario della Giunta regionale ed avviare così l’iter che si concluderà con l’approvazione definitiva in Consiglio regionale.