Preoccupante peggioramento della situazione epidemiologica in Europa con l’espandersi di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N8 in avifauna selvatica e in allevamenti anche in Paesi vicini all’Italia. Alla luce dell’aggravamento della situazione, l’Unità organizzativa veterinaria regionale ha invitato le Ulss del Veneto a mantenere elevato il livello di sorveglianza della malattia, in particolare mediante il monitoraggio dell’applicazione da parte degli allevatori delle misure di biosicurezza di cui all’ordinanza ministeriale del 26 agosto 2005. Nelle aree a rischio infuenza aviaria (che, si ricorda, sono riportate nell’Allegato A1 alla Dgr 634 del 11 novembre 2016), come indicato nella nota ministeriale del 9 novembre, è opportuno che gli avicoli siano tenuti al chiuso in questo periodo, laddove possibile e compatibilmente con il sistema di allevamento applicato.
Per quanto concerne invece la sorveglianza passiva dell’infkuenza aviaria, l’Unità organizzativa veterinaria chiede si chiede all’Unità organizzativa regionale caccia e pesca di informare gli Uffici delle polizie provinciali e le associazioni venatorie della situazione sopra riportata, rappresentando loro la necessità e l’importanza del conferimento alle sezioni territoriali dell’Izsve degli esemplari di avifauna trovati morti. Si segnala, a tal proposito, che le specie in cui finora sono state ritrovate le maggiori positività per influenza aviaria sono rappresentate da cigno, anatra tuffatrice, moretta.
Il 12 Novembre 2016 le autorità dell’Ungheria hanno notificato tre focolai di influenza aviaria del sottotipo H5N8 HPAI in domestici nella provincia di Bács-Kiskun. I focolai sono stati identificati in tre allevamenti, rispettivamente due di anatre (23.000 e 15.000 animali), e uno di anatre (3.400 capi) e oche da ingrasso. Sono state definite le zone di protezione e sorveglianza e sono iniziate le operazioni di abbattimento dei volatili presenti. Lo stesso giorno, due ulteriori focolai di H5N8 HPAI in domestici sono stati confermati dalle autorità in Germania: si tratta di un allevamento di riproduttori dello stato di Schleswig-Holstein e un rurale dello stato di Vorpommern-Greifswald. Le autorità hanno immediatamente applicato le misure previste dalla normativa.
Per quanto riguarda gli avicoli selvatici, una positività per virus dell’influenza aviaria del sottotipo H5 in uccelli selvatici della provincia di Noord Holland è stata notificata in data 9 Novembre dalle autorità dell’Olanda. Ulteriori analisi sono ancora in corso. Il 10 Novembre, le autorità della Danimarca hanno confermato l’identificazione di un virus H5N8 ad alta patogenicità su campioni raccolti in due diverse località del paese. Sono infatti risultate positive alle analisi un’anatra moretta (Aythya fuligula) ritrovata a Copenaghen e 10 anatre morette di un gruppo di 50 anatre ritrovate morte nell’isola di Moen. Infine, in data 12 novembre le autorità della Svizzera hanno notificato una seconda positività in due volatili selvatici (un’anatra moretta e un gabbiano) ritrovati morti nei pressi del lago di Ginevra, vicino a Losanna.
La normativa di riferimento è reperibile sul sito della Rete di Sorveglianza Epidemiologica della Regione del Veneto al link: http://www.resolveveneto.it
La situazione epidemiologica aggiornata relativa ai suddetti focolai è consultabile sul sito del Centro di Referenza Nazionale Influenza Aviaria (I.A.)– IZS delle Venezie, al link:
15 novembre 2016