Battere sul tempo il virus. È questo l’obiettivo dell’Asl di Brescia, che in meno di 48 ore dalla conferma della presenza dell’aviaria nei due capannoni di Paderno, è riuscita ad abbattere e incenerire 26.700 tacchini.
«I capi dei due allevamenti di Paderno – spiega Francesco Vassallo, il direttore sanitario dell’Asl – sono stati tutti inceneriti, rispettando il protocollo adottato per prevenire la diffusione del virus. Tra ieri e oggi, gli animali, soppressi senza sofferenza, sono stati trasportati all’impianto che ha provveduto all’incenerimento. L’Asl ha coperto tutte le spese: il risarcimento per l’allevamento e le procedure per la soppressione e l’incenerimento».
IL DIRETTORE SANITARIO sottolinea la rapidità del complesso intervento, ribadendo l’attenzione dell’Asl alla tutela della salute dei consumatori, «prioritaria su ogni considerazione», e degli allevamenti. Le misure adottate dovrebbero consentire in pochi giorni di completare gli accertamenti su tutti gli allevamenti di tacchini, partendo da quelli nel raggio di tre chilometri da Paderno, per definire il quadro completo e intervenire, se emergesse dagli esami la presenza di altri casi, stroncando qualsiasi possibilità di contagio. «Le misure adottate – conclude Vassallo – comportano il blocco della movimentazione, fiere e ripopolamento, ma garantiscono la piena tutela della salute dei cittadini e degli allevamenti: nessun capo infetto finirà sulle tavole».
Grazie alla velocità della procedura, che ha impegnato tutte le risorse disponibili, si sono rivelati fortunatamente infondati i sospetti su altri due allevamenti in Franciacorta. Eliminati i tacchini dei due allevamenti di Paderno – circa duecento quintali di capi ipotizzando un peso medio tra i 7 e gli 8 chili per animale – allevatori e veterinari sono in attesa dei riscontri delle analisi a tappeto in tutti gli allevamenti di tacchini per chiudere questa fase ed avviare quella per individuare come il virus sia arrivato in Franciacorta.
bresciaoggi.it – 10 settembre 2012