Si diffonde il nuovo ceppo di influenza aviaria da virus H7N9. Aumentano i casi di contagio in Cina. In Vietnam riappare il ceppo originale: muore un bambino di 4 anni. In Cambogia le autorità sono spiazzate dalle 8 vittime negli ultimi mesi: “Mancano dei pezzi al puzzle”.
Tolto il pollo dal menù delle compagnie aeree e delle scuole. Nono morto in Cina per il nuovo ceppo di influenza aviaria da virus H7N9. Le ultime due vittime sono un uomo di 83 anni della provincia del Jiangsu, defunto oggi nonostante gli sforzi dei medici di salvarlo, e un’altra persona già ricoverata, ma nella provincia dell’Anhui. Intanto le autorità cinesi hanno confermato anche altri 4 casi, due a Shanghai e due nella provincia dello Zhejiang, portando così il numero totale dei contagiati a livello nazionale a 28.
Torna l’incubo dell’aviaria anche in Vietnam. Dopo oltre un anno di assenza di casi fonti mediche hanno annunciato la morte di un bimbo di quattro anni. ”I test hanno confermato che il bambino e’ deceduto a causa del virus H5n1”, ha indicato un impiegato di un centro medico di Dong Thap nel sud del paese. L’ultimo caso era stato registrato nel febbraio del 2012.
In Cambogia invece le vittime sono più numerose, ma il governo sembra incapace di reagire. Dal 2005, anno in cui il virus H5N1 si è manifestato in Asia, le vittime totali sono state 27: dall’inizio del 2013 sono già arrivate a 8. Non si comprende il motivo di questo rapido aumento, tanto che un esperto dell’Onu dice: “Ci sono diversi pezzi mancanti a questo puzzle. Vedremo di fare il possibile”.
VIA IL POLLO. Via il pollo dal menù delle compagnie aeree e delle scuole in Cina per paura dell’influenza aviaria che ha finora provocato nel paese la morte di sette persone. Nonostante le autorità rassicurino sul fatto che il contagio derivi solo dal contatto con pollame vivo infetto, secondo quanto ha riferito lo Shanghai Daily, diverse compagnie aeree hanno deciso, per andare incontro alle preoccupazioni della gente, di rimuovere dal menù il pollo sostituendolo con maiale, vitello o pesce. Lo staff degli aerei ha notato come su alcune rotte dove il pollo e’ ancora presente nei menù la maggior parte dei passeggeri ha rifiutato di mangiarlo. E via pollo e persino le uova anche dalle mense di asili, scuole e università. La Commissione per l’istruzione di Shanghai ha infatti chiesto, per motivi precauzionali, ad asili e scuole primarie di sostituire pollo e uova con vitello, maiale, formaggi e pesce fino a nuovo ordine. Inoltre anche nelle scuole sono stati rafforzati i controlli ed e’ stato disposto che i bambini che presentino sintomi influenzali anche minimi come tosse, mal di gola etc siano subito mandati a casa. Le scuole hanno poi invitato i ragazzi ad evitare qualsiasi contatto con volatili o pollame e a innalzare il livello di attenzione sulle norme igieniche. Le disposizioni sono state adottate anche da diverse università della capitale economica cinese. Molte scuole hanno inviato lettere ai genitori spiegando la situazione dell’aviaria. In moltissimi palazzi sede di uffici, negli ascensori sono ricomparsi i dispenser con sapone disinfettante. Intanto negli aeroporti cinesi ma anche a Hong Kong e Macao sono stati aumentati i controlli. Nell’aeroporto internazionale di Macao vengono usati dei dispositivi a raggi infrarossi per misurare la temperatura a tutti i viaggiatori in arrivo dalla Cina.
Situazioni a rischio. Fao: forti misure di biosicurezza contro l’aviaria
Far fronte ai casi di virus di influenza aviaria (H7N9) in Cina richiede forti misure di bio-sicurezza. E’ quanto sostiene la Fao, sottolineando come, a differenza di altri ceppi di influenza, incluso quello altamente patogeno H5N1, questo nuovo virus sia difficile da individuare nel pollame poiché causa pochi o talvolta nessun segno di malattia negli animali. L’adozione di misure igieniche e di biosicurezza aiuterà le persone a proteggersi dal virus che circola negli uccelli o in altri animali apparentemente sani ha dichiarato Juan Lubroth, Chief Veterinary Officer della Fao.Grazie alla tempestiva notifica del sistema sanitario cinese e alle informazioni divulgate, la Fao e la comunità scientifica internazionale hanno analizzato la sequenza del virus nella speranza di comprendere meglio il suo comportamento e il suo potenziale impatto sugli essere umani e sugli animali.Secondo Lubroth, con il virus più difficile da rilevare, l’adozione di buone misure di biosicurezza diventa ancora più fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del virus. Misure igieniche adeguate e di biosicurezza attuate dagli agricoltori, allevatori, trasportatori, operatori di mercato e dei consumatori rappresentano il modo più efficace per proteggere la catena alimentare.
Mentre il virus è in corso di valutazione la Fao continua a raccomandare le seguenti precauzioni standard:Tenere i volatili e i capi di bestiame separati dagli ambienti dove vivono le persone perché lo stretto contatto con gli animali infetti può mettere le persone a rischio. Poiché il virus A (H7N9) causa pochi o nessun segno di malattia nei volatili separare la separazione degli ambienti è fondamentale. Tenere lontano gli uccelli selvatici dal pollame e dagli altri animali e separare le varie specie di animali utilizzando schermi, recinzioni, reti o il materiale utile a prevenire la trasmissione. Segnalare gli animali malati o morti alle autorità sanitarie locali. E’ importante che tutti i segni di malattia o di morte improvvisa e apparentemente inspiegabile di pollame, volatili d’allevamento, uccelli selvatici o altri animali vengano segnalati alle autorità in modo che possano occuparsene in modo sicuro e ad aiutare a fermare la diffusione del virus. Lavarsi spesso le mani per uccidere e rimuovere il virus, soprattutto dopo essere stati a contatto con uccelli o altri animali, prima e dopo la cottura o la preparazione di prodotti di origine animale e prima di mangiare. Mangiare carne ben cotta. Non mangiare gli animali malati o morti e non darli o venderli ad altri. Inoltre, gli animali malati o morti non devono essere utilizzati come alimenti per altri animali. Consultare immediatamente il proprio medico se si ravvisano sintomi di febbre dopo essere stati a contatto con pollame, volatili d’allevamento, uccelli selvatici o altri animali. Se fosse confermata la minaccia per la salute umana, l’abbattimento sarebbe una misura appropriata, purchè venga eseguito in modo umano e con adeguata compensazione. La FAO sta monitorando la situazione da vicino attraverso la sua vasta rete di uffici nazionali e regionali e dei partner chiave, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE).
Inoltre, insieme alla comunità scientifica, la FAO sta attualmente lavorando per ottimizzare gli approcci diagnostici al fine di individuare meglio questo nuovo ceppo di virus influenzale.Il Ministero della Salute Italiano ha pubblicato sul proprio sito gli aggiornamenti relativi ai casi di influenza aviaria scoppiati in Cina. Sarebbero 14 i casi di infezione umana da influenza A (H7N9) notificati dal Sistema Sanitario Cinese all’Organizzazione Mondiale della Sanità. La fonte di infezione sarebbe ancora sconosciuta e, al momento non ci sono evidenze di trasmissione del virus da uomo a uomo.Le autorità cinesi fanno sapere di aver intensificato la sorveglianza e questo potrebbe portare all’individuazione di nuovi casi fino ad ora non rilevati. Il governo cinese ha inoltre formalmente istituito una task force comprendente sia le autorità per la salute umana, che quella per la saluta animale, il Servizio Sanitario Nazionale e altri ministeri. I risultati dei test preliminari forniti dal Centro di Collaborazione dell’ Oms in Cina avrebbero rilevato la sensibilità del virus agli antivirali oseltamivir e zanamivir.
Aviaria: Cina, ‘task force’ monitora migrazione uccelli nel Paese
Gli scienziati cinesi hanno intensificato il monitoraggio delle rotte di migrazione degli uccelli dal sud al nord del Paese per prevenire la diffusione su larga scala del virus H7N9. Secondo Yu Kangzhen, responsabile dei veterinari del ministero dell’Agricoltura cinese “sono proprio gli uccelli migratori ad aver portato il virus H7N9 responsabile della nuova influenza aviaria in Cina”. La rete, formata da una decina di centri del China Wildlife Conservation Association, ha iniziato i controlli dei percorsi delle migrazioni che sono iniziate proprio in questo periodo.
10 aprile 2013