L’influenza aviaria sta devastando il settore avicolo degli Stati Uniti, ma che cosa stanno facendo i ricercatori per ridurre l’impatto della malattia nel futuro? Il Laboratorio di ricerca avicola del Sud Est (SEPRL) del Servizio di ricerche agricole del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA-ARS) sta lavorando per valutare e sviluppare vaccini contro l’influenza aviaria.
Il laboratorio di routine del SEPRL valuta i vaccini esistenti contro virus nuovi ed emergenti dell’influenza aviaria, e sviluppa vaccini che offrono la migliore protezione per il pollame.
Sono necessari molti step per valutare o sviluppare un vaccino, e dato che le azioni successive dipendono dai risultati di queste due fasi, l’USDA non può prevedere quando un vaccino sarà applicabile direttamente sul pollame.
Per valutare i vaccini SEPRL valuta in primo luogo i nuovi virus dell’influenza aviaria attraverso l’analisi delle sequenze e delle caratteristiche sierologiche, analisi che forniscono una buona stima di quanto i nuovi virus sono simili ad altri virus influenzali e sono quindi suscettibili ai vaccini esistenti.
Prima di realizzare un vaccino, gli scienziati devono isolare e studiare il virus in questione e capire come provoca la malattia. Sulla base di questi preliminari, SEPRL imposta studi sui vaccini dell’aviaria per imparare a proteggere meglio gli uccelli contro la malattia e si chiede qual è il miglior vaccino da somministrare, il metodo migliore per la somministrazione, la dose più adatta, la possibilità di somministrare altre dosi di vaccino, e il tempo di durata della protezione.
I ricercatori testano ceppi di virus dell’influenza aviaria provenienti dagli Stati Uniti e da altri paesi. In alcuni casi, il SEPRL deve sviluppare nuove varietà di vaccini o coordinare le aziende per sviluppare nuovi vaccini, se quelli esistenti non sono adeguati.
I vaccini contro l’influenza aviaria sono realizzati con gli stessi componenti del virus che causano la malattia,ma in una forma non nociva per gli uccelli. Gli scienziati utilizzano diverse strategie per sviluppare vaccini. Viene utilizzata la disattivazione del virus grazie alla quale il virus è completamente inattivato o ucciso e quindi gli viene impedito di riprodursi o causare la malattia. Oppure viene utilizzato un virus parziale per cui solo una parte del virus viene rimossa e usata come vaccino; questo processo può essere utilizzato quando una risposta immunitaria ad una parte del virus è responsabile della protezione contro l’intera malattia.
L’efficacia del vaccino è misurata dalla riduzione malattia e dalla riduzione della quantità di dispersione del virus dopo i test sperimentali.
Il rilevamento della quantità del virus trovato nelle secrezioni del corpo, vale a dire lo spargimento del virus, è un dato importante per la trasmissione del virus e per la diffusione delle infezioni. La maggior parte dei vaccini non prevengono l’infezione, quindi se gli uccelli sono sottoposti a una dose elevata, si infetteranno. Tuttavia, un buon vaccino riduce in misura maggiore lo spargimento del virus.
I risultati preliminari del vaccino e la caratterizzazione del virus consentono al SEPRL di fornire raccomandazioni sui migliori vaccini disponibili e sul modo migliore di utilizzarli sul campo. A causa del numero di diverse specie aviarie e delle differenze nei metodi di produzione, non è possibile utilizzare un singolo vaccino, o un singolo protocollo, e quindi deve essere studiato un programma di vaccinazione mirato.
Fonte The Poultry Site (da Unaitalia) – 4 giugno 2015