Dopo gli Stati Uniti anche il Canada ha autorizzato la commercializzazione e la vendita del salmone transgenico dell’azienda americana AquaBounty. Le autorità sanitarie, dopo avere effettuato esami approfonditi e rigorosi, hanno deciso che il salmone GM ha le stesse proprietà nutritive degli altri ed è sicuro per l’alimentazione. Dal canto suo, il governo canadese ha dichiarato di non avere alcuna preoccupazione per la salute umana. Il salmone GM sarà venduto sotto il marchio AquAdvantage e non sarà etichettato come OGM. Secondo le autorità non c’è alcun bisogno di indicare la specifica genetica trattandosi di un prodotto senza rischi per la salute.
Di tutt’altro avviso sono le organizzazioni ambientaliste Vigilance OGM e Ecology Action Centre, che si sono dette costernate per la decisione. Le associazioni ricordano come, secondo quanto emerso in un sondaggio, il 45% dei cittadini canadesi non vuole salmoni GM sulle proprie tavole e che l’88% è favorevole all’etichettatura obbligatoria degli alimenti transgenici.
Il salmone AquaBounty – primo animale transgenico autorizzato per il consumo umano negli USA e ora in Canada- è in grado di raggiungere la taglia commerciale in circa metà del tempo (16-18 mesi invece di 30 mesi) consumando il 20-25% di cibo in meno. Inoltre, per evitare il rischio di diffusione in natura di salmoni GM, i pesci di AquaBounty sono sterili.
Intanto negli USA, le associazioni ambientaliste hanno dato battaglia al pesce transgenico a suon di ricorsi. L’azione legale vuole fermare l’allevamento in assenza di adeguate informazioni disponibili sugli effetti correlati alla salute e all’ambiente e spingere i diversi stati a introdurre l’obbligo di etichettatura come si fa nel Vermont.
Il Fatto alimentare – 30 giugno 2016