In audizione presso la Commissione per le questioni regionali il Ministro della Salute disegna i limiti del progetto autonomista. No fermo sul settore del farmaco e sul sistema tariffario, di rimborso e di remunerazione della spesa sanitaria perché “violano principio di eguaglianza”. Scettico invece sulle richieste sul personale dove è “opportuno conservare uno stretto coordinamento tra la funzione di programmazione sanitaria e quella di programmazione della formazione medico-specialistica”. IL DISCORSO DI SPERANZA
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