All’indomani della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della proposta di legge statale per l’autonomia del Veneto, il presidente della Regione Luca Zaiaha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e per conoscenza al sottosegretario per gli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, una lettera corredata dal testo del progetto di legge “che si pone – scrive Zaia – come la base e l’oggetto del programma di negoziati che la Regione del Veneto chiede di poter avviare sin da subito con il Governo”. Allegato alla lettera anche l’Odg con cui il Consiglio Regionale ha dato mandato alla Giunta di negoziare con il Governo della Repubblica, in armonia al principio di leale collaborazione, la definizione di un’intesa sull’Autonomia. Anche in ambito sanitario.
In particolare, per la sanità, nella Pdls si evidenzia come “la nuova fisionomia istituzionale richiesta dalla Regione del Veneto è quindi rivolta a correggere le più evidenti degenerazioni del logoro assetto istituzionale italiano, che ormai da troppo tempo applica il principio autonomistico a prescindere da ogni considerazione su merito e responsabilità. Continuare a trattare in modo rigorosamente omogeneo realtà regionali profondamente diverse quanto a consolidata capacità di attuare i valori costituzionali sul proprio territorio (basti pensare ai diritti sociali attinenti alla sanità) costruisce – per il Veneto – un assurdo istituzionale e genera una gigantesca dissipazione di risorse”. In questo ambito, si legge nella pdls, “realtà regionali dove l’inefficienza ha assunto carattere sistematico continuano ancora oggi ad essere tranquillamente inquadrate come autonomie speciali, nonostante siano completamente tramontate le ragioni storiche che ne furono a fondamento, e realtà efficienti continuano ad essere penalizzate. Il destino delle Regioni ordinarie, infatti, è stato per troppo tempo quello di vedere calibrare il rischio dell’autonomia, sempre e sistematicamente, solo su quelle più inefficienti: il Veneto, la cui sanità è una eccellenza mondiale e che sul turismo attrae tante risorse private quanto tutte le regioni meridionali messe insieme, è stato sempre trattato come regioni altamente inefficienti, che registrano tutt’altre performance”.
Nel dettaglio, la pdls chiede al Governo che in materia di salute spetti alla Regione del Veneto la potestà legislativa ai sensi dell’articolo 117, quarto comma, della Costituzione con riferimento ad ogni aspetto relativo alla organizzazione e al governo del sistema sanitario regionale, inclusa la disciplina del reclutamento e del regime dei dirigenti e dei dipendenti del servizio sanitario regionale.
Sul sistema di governance delle Aziende sanitarie viene chiesto il riconoscimento della facoltà di modificarne gli assetti anche accorpando, ove si ritenesse necessario, le aziende sanitarie territoriali o ospedaliere e le aziende ospedaliero-universitarie, nonché costituendo aziende trasversali di carattere regionale.
Come accennato, il finanziamento del sistema sanitario regionale avverrebbe a carico del bilancio regionale.
La Regione, infine, si assumerebbe la responsabilità esclusiva del proprio sistema sanitario regionale, salvo che per la determinazione dei diritti e dei livelli essenziali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, che rimane di competenza della legge.
Odg 15 novembre
Progetto di legge statale n. 43
La lettera di Zaia a Gentiloni
Quotidiano sanità – 21 novembre 2017