E’ scattato il lockdown per milioni di api in Australia, dove è sbarcato da una settimana circa l’acaro ‘varroa’, il loro peggiore nemico. La minaccia incombe sui preziosi insetti nell’est del Paese e, oltre a un evidente danno ambientale (Albert Einstein diceva che se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita), una strage di api si ripercuoterebbe sull’industria del miele per milioni di dollari, e ancor peggio, su almeno un terzo terzo della produzione alimentare australiana, che dipende alla base dall’impollinazione, anche per le mandorle, le mele e gli avocado.
Il colpevole è il ‘varroa destructor’, parassita letale per i piccoli insetti, scoperto la settimana scorsa per la prima volta in un porto vicino a Sydney, e da lì in breve è arrivato in almeno 400 località del New South Wales, in un raggio di un centinaio di chilometri.
L’allerta è molto alto in Australia, anche perché l’Oceania era l’unico continente che si era salvato dal parassita, così le autorità sono corse ai ripari: ogni alveare nel raggio di 10 chilometri dalle località infestate sarà bruciato, e quelli nel raggio di 25 chilometri , dopo un’ispezione, se sani saranno monitorati. Per il resto, milioni di api, sarà una specie di lockdown: è stata istituita una zona di biosicurezza all’interno della quale non si potranno spostare alveari, api o favi fino a nuovo ordine.
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