Milioni di dollari australiani stanziati per proteggere gli uomini prima che i predatori possano avvicinarsi a riva
È guerra aperta fra le autorità australiane e gli squali: quelli che si avvicineranno troppo alle spiagge della parte occidentale del continenete saranno catturati e uccisi. Almeno questo è quanto stabilito da un nuovo decreto governativo australiano che vuole limitare il numero crescente di incidenti che hanno messo a dura prova la sicurezza delle coste popolate dalle persone.
Il premier dell’Australia Occidentale, Colin Barnett, ha stanziato circa 6 milioni di dollari australiani per finanziare una strategia di mitigazione dell’aggressività degli squali. La strategia prevede anche la cattura e l’uccisione sulla scia dei cinque attacchi fatali per l’uomo registrati lo scorso anno. Il ministero della Pesca Norman Moore ha spiegato, riporta il sito Phys.org, che «si tratta di un progetto proattivo che rileverà la presenza degli squali intorno alle spiagge e interverrà prontamente prima che gli animali possano attaccare l’uomo». Il fondo prevede anche due milioni per la caccia e l’abbattimento, e altri due milioni per un programma di monitoraggio che, dopo aver “taggato” con speciali dispositivi gli squali, li osserva e studia avvertendo quando superano le linee di sicurezza
corriere.it – 30 settembre 2012