I fondi serviranno sia per indennizzare le imprese che acquistano strumenti di protezione degli allevamenti, sia per sostenere la nuova semina e il ripopolamento delle aree colpite. Nel nuovo decreto, promesso come imminente, sarà inoltre previsto un intervento di semplificazione dell’accesso agli indennizzi, mentre da Bruxelles l’Italia ha ottenuto la deroga che consente la pesca a strascico entro le tre miglia per la cattura dei granchi.
Alle associazioni riunite a Roma, che chiedevano la sospensione dei mutui e la facilitazione dell’accesso al credito per le aziende ittiche colpite, il ministro Lollobrigida ha promesso un confronto con l’Abi con l’obiettivo di garantire anche al mondo della pesca gli stessi diritti di cui godono gli agricoltori, compresa la possibilità di riconoscere lo stato di calamità.
Soddisfatta Coldiretti Impresapesca, sia per gli extra-fondi che per «l’intervento dei tecnici del ministero dell’Agricoltura presso la Dg Mare della Ue, grazie al quale l’Italia ha ottenuto la possibilità di utilizzare sei unità da pesca a strascico nei compartimenti marittimi antistanti Ravenna e Venezia, per la ricerca e cattura del granchio infestante presente in maniera massiccia nella ristrettissima fascia costiera». Anche l’Alleanza delle Cooperative ha accolto con favore l’annuncio del Ministero, tanto da aver deciso di sospendere la manifestazione di protesta dei pescatori prevista per oggi in piazza a Ferrara. «Resta ora da valutare con attenzione – ha aggiunto il copresidente, Paolo Tiozzo – l’applicazione alla pesca degli strumenti previsti dal decreto legislativo 102/2004, attualmente appannaggio solo dell’agricoltura. Uno strumento, questo, che tra le altre cose viene usato per la gestione degli oneri sociali».