Associazione per delinquere e maltrattamento di animali per il veterinario che dopa i cavalli da utilizzare nelle corse clandestine. A incastrare un docente universitario della facoltà di veterinaria sono state le intercettazioni telefoniche, nelle quali al professionista venivano richiesti consigli su come “preparare” gli animali in vista di una gara clandestina, ma anche su come disintossicarli dopo.
La Corte di cassazione, con la sentenza 12763 conferma non solo l’associazione per delinquere e il maltrattamento degli animali, ma anche la necessità di imporre al veterinario il divieto di dimora nella città in cui i crimini venivano consumati. Alla base della misura cautelare il rischio di reiterazione del reato. Per soddisfare la “febbre da cavallo” degli scommettitori, sul risultato di corse che ne mettevano a rischio l’incolumità, gli animali erano costretti ad addestramenti massacrati e dopati anche con farmaci per uso umano, come il gliburide, impiegato per abbassare il livello di zuccheri nel sangue
Ilsole24ore.com – 5 aprile 2012