Non ci sono solo bollette e spesa di tutti i giorni. Con i primi mesi dell’anno è scattata anche la stangata delle assicurazioni per l’automobile. Molte famiglie, che a partire da gennaio hanno rinnovato la propria Rc auto, si sono ritrovate con la sorpresa di aumenti anche a doppia cifra, anche senza sinistri. Per i consumatori, i rincari sono esagerati e non sono giustificati. C’è Dina che per la sua utilitaria pagherà il 10% in più (40 euro), stessa cosa per Sergio che, senza motivazioni dalla compagnia, a febbraio ha sborsato un 20% in più rispetto all’anno prima (50 euro). Gli aumenti non risparmiano le due ruote. Anche da questo fronte arrivano segnalazioni di tariffe decisamente più salate: a Giuliano la protezione per la Vespa costerà il 10% in più (10 euro). Mario sborserà un 15% aggiuntivo (20 euro) per la sua moto. La batosta è pesante perché riguarda una spesa ricorrente che le famiglie non possono evitare. In più arriva, senza spiegazioni chiare, dopo anni di cali costanti.
La corsa è scattata a inizio anno ma era iniziata già nell’ultimo periodo del 2022. A rilevarlo è anche l’Ivass. «Non abbiamo i dati relativi al primo trimestre 2023 perché non è ancora concluso – dicono dall’Autorità di vigilanza -. Nell’ultimo trimestre 2022 l’aumento medio è stato dello 0,7%. Nel periodo in esame, alcune imprese hanno aumentato i prezzi e altre hanno ridotto» conclude l’Ivass. La tendenza è scritta anche nelle rilevazioni Istat: in base all’ultimo dato sull’inflazione di febbraio, la voce «assicurazione mezzi di trasporto» vede un aumento dello 0,7% su base mensile e dell’1,3% su base annua.
Se Ivass e Istat restano bassissime, ben altri numeri arrivano dai comparatori, vale a dire i siti che permettono di confrontare i preventivi di gran parte delle compagnie sul mercato e di stipulare poi la polizza. Hanno tutti gli importi sotto mano in tempo reale e riescono a vedere le tendenze. Il risultato? Dai loro radar sono emersi rincari sopra al 15%. Secondo l’Osservatorio di Facile.it, a febbraio 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 515,41 euro con un aumento del 15,07% rispetto allo stesso periodo del 2022 (quando il premio medio era pari a 447,91 euro).
«A incidere sull’aumento del prezzo dell’Rc auto sono diversi fattori – spiega Andrea Ghizzoni, managing director insurance di Facile.it -. Da un lato l’aumento degli incidenti stradali, dall’altro l’inflazione, che sta avendo ricadute anche sul costo di riparazione dei veicoli e, quindi, sul valore medio dei sinistri».
Analisi analoghe arrivano dal comparatore Segugio.it che già a gennaio aveva misurato aumenti, con una crescita del 3,2% sul mese precedente e addirittura del 16,3% rispetto a gennaio 2022, quando il premio medio era 327,9 euro.
«Avevamo intravisto aumenti in arrivo per le tariffe Rc Auto e purtroppo i nostri presagi si sono avverati, con le compagnie di assicurazioni che hanno mantenuto la parola e hanno applicato rincari ai propri clienti – dice Furio Truzzi, presidente Assoutenti -. Già lo scorso dicembre avevamo previsto un progressivo incremento delle tariffe Rc auto nel corso del 2023, anche a seguito delle dichiarazioni dell’Ania che aveva paventato aggiornamenti dei prezzi come effetto dell’inflazione». Per il presidente di Assoutenti «rincari così elevati appaiono del tutto ingiustificati e non rispondenti alle dinamiche di mercato, anche in relazione alle forti differenze territoriali con la Lombardia che sfiora il 20% di aumento annuo».
In un contesto di rincari confrontare le offerte presenti sul mercato potrebbe essere una soluzione per risparmiare e contrastare eventuali aumenti futuri. In pratica occorre andare alla ricerca di una polizza meno cara. Una mano arriva, oltre che dai comparatori, dal «Preventivatore pubblico», realizzato dall’Ivass e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che consente di confrontare i prezzi per l’assicurazione Rc auto praticati dalle compagnie assicurative che operano in Italia. Il Preventivatore mette a confronto il contratto base Rc auto offerto da ciascuna impresa. L’utente può richiedere condizioni aggiuntive e personalizzare la copertura per renderla più aderente alle sue esigenze. In questo modo può acquistare la polizza a un prezzo più basso. E attutire i colpi dei rialzi. —
La Stampa