Il settore in provincia ha un migliaio di addetti e 8.500 arnie. Assemblea annuale all´Istituto agrario di Bovolino a Buttapietra, dell´Apav, associazione provinciale apicoltori veronesi, www.apicoltoriveronesi.it, nata nel 2010.
A Verona il settore conta mille addetti e 8.500 arnie da 50mila api l´una. In Italia gli allevatori sono 57mila con 1,2 milioni di alveari, una produzione di 360 mila quintali l´anno e un giro d´affari di 62 milioni di euro. Il consumo di miele in Italia è di 500 grammi l´anno a testa, con un 40% di prodotto importato. L´incontro al Bovolino è stato seguito da un centinaio di appassionati.
I lavori sono stati aperti Graziano Corbellari, presidente dell´Apav, con l´intervento del veterinario dottor Gianluigi Bressan, del dipartimento di prevenzione dell´Ulss 22, sui problemi sanitari delle malattie più diffuse fra le api e il contrasto dell´uso indiscriminato dei neonicotinoidi. Bressan ha parlato sia della salute degli alveari sia dei problemi della smielatura e dei corsi di assaggiatori proponendone più specialistici di secondo livello sempre a Lazise, polo nazionale del settore, dove in settembre di svolge la rassegna «I Giorni del miele». Sandro Montagnana, già docente dell´Agrario ha proposto la creazione di una dop per il miele veronese.
Nel corso dell´assemblea sono stati distribuiti gli attestati di frequenza ai corsi per assaggiatori (15 partecipanti) ora iscritti all´albo ufficiale nazionale degli esperti in analisi sensoriale e di apicoltura biologica e impollinazione, svoltisi a Caprino ( 60 partecipanti), a Soave ( 25) e Buttapietra (30),
Il vice presidente Dario Testi ha ricordato i viaggi d´istruzione alla cooperativa toscana «Il Pungiglione» di Mulazzo in provincia di Massa carrara, mentre, per il 2012, ne è prevista una all´orto botanico dell´università di Bologna, a Imola, e dagli apicoltori dell´Appennino.
La festa del miele svoltasi a Molina, a cura di una locale cooperativa, diventerà una costante. Il consigliere Montagnana ha in programma corsi anche per la Bassa Veronese ed ha annunciato che la sede dell´Apav, all´Agrario di Bovolino, sarà aperta a turno da un socio ogni sabato, per consulenze.
Si sono pure affrontati i problemi fiscali: fino a 7.500 euro di reddito non ci sono oneri. Dalla Regione i contributi per l´acquisto di arnie e melari (82,28 euro) sono minimi, ha precisato il segretario Osvualdo Del Fabbro, esperto in apiterapia specie sui problemi artrosici-artritici.
Due veterinari di Cavalo di Fumane vogliono ripetere l´esperienza di Molina di un apiario comunitario e hanno già una decina di adesioni. Due soci sono stati riscontati allergici al veleno delle api dal controllo al centro allergologico di Verona e sono seguito dalla dottoressa Belladonna, già intervenuta insieme al fitoterapeuta Alessandro Formenti ai corsi di Caprino dove, sempre alla sede della cooperativa Pog, produttori olivicoli gardesani, le lezioni inizieranno il 7 marzo
L’Arena – 5 febbraio 2012