Nei congelatori c’erano otto quintali di cibi scaduti o avariati. A scoprirli nella dispensa di un ristorante cinese, nell’Asolano, sono stati due ispettori della servizio antifrodi della guardia costiera di Venezia. I militari si sono spinti fino al locale, gestito da una 30enne orientale, probabilmente in seguito ad una segnalazione, per un controllo a sorpresa che ha portato al sequestro e alla distruzione di tutta la merce. Per la titolare, inoltre, ieri è arrivata anche la sentenza penale con la condanna a 4 mila euro di ammenda.
I fatti risalgono allo scorso anno quando i due ispettori della guardia costiera si sono presentati al ristorante e hanno ispezionato tutti i locali, dalla sala ai servizi igienici, dalle cucine al magazzino. E proprio nel magazzino hanno trovato vari congelatori, obsoleti, dentro ai quali erano conservati gli alimenti: carne, pesce, verdure ma anche cereali, tortelli e altra pasta fresca. In totale oltre 800 chilogrammi di cibi che hanno destato sospetto negli ispettori. Alcuni per le etichettature, altri per le date di scadenza, altri ancora per il loro aspetto. Per questo hanno proceduto con il sequestro di tutta la merce e la denuncia della titolare. Parte dei prodotti, quella ormai scaduta, è stata subito distrutta a spese della titolare. Il resto è finito nel laboratorio del dipartimento di igiene degli alimenti dell’azienda sanitaria Usl 8 che ha accertato la presenza di muffe dovute ad una non idonea conservazione. «Si tratta di merce che era rimasta nel magazzino dalla precedente gestione – ha spiegato ieri in aula il legale della 30enne cinese, Alessandro Canal -. Prodotti che non erano stati impiegati nella preparazione dei cibi». Il giudice ha condannato la donna a un’ammenda di 4 mila euro ed ha ordinato la distruzione anche della merce rimasta.
Milvana Citter – Il Corriere del Veneto – 13 gennaio 2016