La polemica sugli stipendi, il commissario straordinario Maurizio Bortoletti risponde alle accuse: «Stiamo avviando tutte le verifiche»
SALERNO — «Stiamo avviando verifiche sulla situazione economica dei dirigenti dell’Asl Salerno: le carte finiranno alla Corte dei Conti». Lapidarie le parole del commissario straordinario dell’Asl Salerno, Maurizio Bortoletti che, a margine di un incontro tenutosi ieri, lunedì mattina a Scafati, ha annunciato la ferrea volontà di fare chiarezza sul delicato capitolo relativo agli stipendi dei responsabili dell’azienda. «È in corso una fase di trasformazione dell’Asl – spiega Sara Caropreso, direttore sanitario facente funzione – vi sono alcuni accorpamenti che coinvolgono i distretti sanitari e il comparto di medicina veterinaria. Entro fine mese avremo un quadro più chiaro. Andremo a bonificare alcune situazioni e, attraverso bandi e concorsi, ci saranno nuovi incarichi».
Il dubbio che però persiste è: esistono dirigenti che percepiscono stipendi non rispondenti al ruolo realmente ricoperto? O, ancora: dirigenti solo sulla carta? «Non so, è probabile. Ma non voglio dire cose non certe. Andremo a vagliare», aggiunge Caropreso. A tenere banco è una delibera che ha per protagonisti alcuni dirigenti in aperto contenzioso con l’Asl: i camici bianchi lamentano la mancata erogazione di stipendi non corrispondenti al ruolo ricoperto, nonostante l’avvenuta nomina a responsabili di strutture veterinarie. Il tutto nasce dalla delibera n. 663 dell’8 agosto 2008. In sintesi: il documento metteva mano al «riordino dirigenziale del dipartimento di prevenzione e i relativi incarichi per la struttura semplice veterinaria territoriale-ricognizione delle funzioni».
Questa delibera, firmata dall’allora direttore generale Federico Pagano, aveva la finalità di riordinare il complesso dipartimento di previdenza costituendo otto distretti con altrettanti referenti. Cosa capita nel frattempo? La delibera passa ma la Regione Campania per cercare di regolamentare la sanità redige il Piano attuativo. Che, di fatto, modifica il provvedimento di Pagano. Ovvero, si pensa già ai tagli e all’ottimizzazione dei servizi e i distretti devono essere accorpati. Da otto si passa cinque. E così i relativi responsabili. Questa modifica crea polemiche e confusione. Qualcuno presenta ricorso. Nonostante l’accorpamento, infatti, qualche dirigente avrebbe continuato a svolgere tali mansioni ma non ricevendo la relativa retribuzione.
Si chiedono quindi anche gli arretrati. Successivamente, il commissario straordinario Fernando De Angelis, con delibera 1278 del 6 luglio 2010, cerca di porre fine ai contenziosi economici e propone otto direttori. Un provvedimento che stride con il ridimensionamento voluto dalla Regione. Dalla carta, e solo dalla carta, spariscono i distretti di Mercato San Severino, Giffoni Valle Piana e Pontecagnano. Lasciando invece Salerno, Buccino, Oliveto Citra e Battipaglia. La querelle si trasforma in un vero e proprio braccio di ferro tra Asl e camici bianchi. «Conosco il fatto nella forma ma non nella sostanza – dice il direttore Caropreso -dateci il tempo d spulciare gli atti e capiremo come stanno realmente le cose».
Intanto, lunedì mattina, presso l’ospedale sarnese «Martiri di Villa Malta» è giunto il presidente della commissione regionale sanità, Michele Schiano de’Visconti, per fare il punto della situazione. Ad accompagnarlo la dirigenza Asl e l’assessore provinciale Sebastiano Odierna. A Schiano, la dottoressa Carmela Rescigno ha consegnato una lettera per denunciare le criticità di organico in cui sono costretti a lavorare. Da Sarno poi si sono spostati a Scafati, al «Mauro Scarlato» . Qui è stata annunciata la presentazione, a breve, della Carta dei Servizi e l’impegno, in tempi brevi, della definitiva riconversione del plesso in Centro riabilitativo. Tra polemiche con gli operatori sanitari, non sono mancati gli attacchi politici. Che fanno ombra sulla priorità: l’ospedale e il suo futuro.
Corriere.it – 14 giugno 2011