Grida allo scandalo Coldiretti alla notizia di un falso Asiago prodotto nel Wisconsin presente e fortunatamente sequestrato alla fiera di Anuga, la più grande manifestazione mondiale dell’agroalimentare.
Un altro episodio che si aggiunge ad una lunga serie di puntate della commedia degli inganni che intacca il lavoro e la serietà degli imprenditori agricoli e in questo caso degli allevatori vicentini e padovani che producono più di 2 milioni di quintali di latte trasformato in 230 mila quintali di formaggio Asiago Dop pari a oltre 200 milioni di euro di fatturato al dettaglio.
La storia apre l’ennesimo capitolo su casi assurdi di prodotti che senza infrangere le vigenti leggi in materia, scimmiottando le denominazioni di origine controllata ne sfruttano l’appeal, copiando addirittura nomi di montagne famose dello stesso Altopiano vicentino presentandosi sul mercato italiano come se fossero tali riportando sulla confezione l’obbligatorio bollo CE con la “I” di Italia perché il confezionamento è stato fatto in territorio nazionale ma non riportano né il luogo della provenienza della materia prima né tantomeno quello della trasformazione che, in realtà, spesso corrisponde ai Paesi dell’Est Europeo dove tutto costa molto meno come meno severi sono i controlli.
Una minaccia a cui non possiamo più prestare il fianco – conclude Coldiretti che sollecita le istituzioni affinchè mettano al primo posto nell’agenda operativa la tutela della qualità e la sicurezza alimentare in quanto l’Europa non ha ancora approvato la norma in materia di etichettatura favorendo il proliferare di produzioni che confondono il consumatore
13 ottobre 2011