L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto relativo alla ricomparsa di casi di influenza in Cina, mentre nuovi focolai sono stati segnalati nel pollame asiatico e africano: infatti negli ultimi dieci giorni, sono stati pubblicati nuovi rapporti sull’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in 5 paesi: Cambogia, Vietnam, Corea del Sud, Nigeria e Costa d’Avorio.
L’aviaria ad alta patogenicità recentemente ricomparsa in Corea del Sud, tra metà settembre e fine ottobre, ha causato 12 nuovi focolai che hanno colpito aziende agricole del sud-ovest del paese. Di questi 10 si sono sviluppati nella provincia Sud Jeolla e 2 nella città di Gwangju. Tutti i locali riguardavano anatre e alcuni capi di pollame. I volatili infetti sono stati identificati attraverso i metodi di sorveglianza; nessun animale è morto a causa della malattia, ma oltre 144.000 uccelli sono abbattuti per evitare la diffusione della malattia, la cui variante è H5N8.
Nel frattempo, il Vietnam sta combattendo per il controllo dei sottotipi H5N1 e H5N6 del virus. Nell’ultima settimana per ogni ceppo sono stati rilevati focolai negli allevamenti da cortile; uno ha coinvolto 600 uccelli, mentre l’altro ne ha colpiti 326 uccelli. Tutti gli animali sono stati abbattuti ed eliminati.
Non ci sono stato rapporti che confermato focolai di HPAI in Taiwan. Ma il Consiglio per l’Agricoltura ha confermato il divieto di macellazione di pollame vivo ai mercati tradizionali.
Per quanto riguarda l’Africa, la Nigeria ha riportato il suo primo focolaio in HPAI nello stato di Kano, nel nord del Paese. L’infezione ha causato la morte di 135 ovaiole allevate in cortile.
A seguito di una maggiore sorveglianza e presso i mercati avicoli di Abidjan, l’autorità veterinaria della Costa d’Avorio ha confermato che, nel mese di luglio, 19 campioni prelevati da 5.200 tra broiler e ovaiole, sono risultati positivi al virus H5N1.
In Sud Africa, il monitoraggio pre-macellazione degli struzzi allevati commercialmente ha permesso di rilevate che lo scorso agosto, nella provincia del Capo orientale, che 12 su 1.200 uccelli sono risultati positivi al virus a bassa patogenicità H7. Recenti casi sono stati individuati anche nella provincia Western Cape.
Fonte WattAgNet (da Unaitalia) – 23 novembre 2015