Il Sole 24 Ore. Il nuovo contratto del comparto sanitario che riguarda oltre 540mila operatori, tra questi 277mila infermieri, può andare avanti per gli ultimi passaggi e cioè la certificazione della Corte dei conti e poi la firma di sindacati e Aran attesa entro fine ottobre. Proprio l’Agenzia ieri ha respinto al mittente le proteste dei sindacati dei medici Anaao e Cimo che si sono rivolte alla Corte dei conti per protestare contra la norma contenuta nell’ipotesi di accordo sui nuovi incarichi considerata invasiva delle competenze dei medici.
Per i sindacati dei camici bianchi ’articolo 28 sulle nuove tipologie di incarichi di funzione organizzativa e professionale comporta per il personale del comparto anche l’assunzione di specifiche responsabilità nella gestione dei processi clinico-assistenziali e diagnostici tipi dell’atto medico con il rischio di dare vita a contenziosi. La risposta dell’Aran è arrivata in una nota del presidente Antonio Naddeo che fa notare come «tutte le istituzioni deputate alla verifica delle clausole contrattuali contenute nel testo in questione hanno sinora espresso parere positivo, non rilevando illegittimità – le Regioni attraverso il Comitato di Settore, il ministero dell’Economia e delle finanze e il Dipartimento della Funzione pubblica». «Si diano pace, quindi, le due sigle sindacali: appena sarà certificato il contratto da parte della Corte dei Conti, l’Aran e i sindacati – conclude Naddeo – firmeranno il contratto collettivo tanto atteso da migliaia di lavoratrici e lavoratori del comparto della sanità».