Comunicato della consigliera Patrizia Bartelle. Domenica 2 ottobre, a Lazise, durante la fiera “Giornate del Miele” , si è svolto l’incontro tra i servizi veterinari veneti e le 11 associazioni regionali degli apicoltori. Scopo di tale riunione è stata la revisione della legge sulla apicoltura veneta, una legge ritenuta ormai superata per le esigenze di una apicoltura moderna e per le conoscenze scientifiche che dal 1994, anno della sua emanazione, sono state acquisite. 22 anni infatti rappresentano un tempo siderale per ricercatori ed apicoltori alla luce delle nuove tecniche, conoscenze, modalità di lavoro e produzione che si sono evolute.
Mondo apistico e veterinario hanno quindi deciso di sedersi ad un unico tavolo per concertare, con un documento condiviso, tale rinnovo attraverso una intensa discussione soprattutto sull’art. 7 comma 2, con una modifica che richiama ad una semplificazione della movimentazione degli alveari all’interno della regione: riduzione della burocrazia e costi per spostare gli alveari all’interno del territorio veneto, per strutture veterinarie pubbliche e operatori del settore.
Presente all’incontro la consigliera regionale M5S Patrizia Bartelle, già apicoltrice e tecnico apistico, e la deputata Silvia Benedetti, biologa e componente della Commissione Agricoltura.
“L’Incontro di oggi è un primo passo per rendere utilizzabile uno strumento legislativo, ormai non più utile, per rispondere alle esigenze attuali, afferma la consigliera Bartelle, un passo che rientra in un’azione di rivisitazioni di vecchie norme, fondamentali ma che ad oggi, con la loro applicazione, ottengono solo effetti di freno e rallentamento del settore. La legge dovrà essere uno strumento di difesa dell’ape, per l’importanza anche economica, che riveste nella nostra società. Sarà mia cura cercare la maggior condivisione e coinvolgimento possibile tra tutti i colleghi eletti in regione, che ne comprenderanno l’importanza “.
“Grazie al nostro impegno in Commissione e con il prezioso supporto delle associazioni, l’apicoltura è finalmente entrata nell’agenda politica del Parlamento – aggiunge la deputata Benedetti- Abbiamo presentato numerosi atti a sostegno di questo settore che riteniamo di fondamentale importanza non solo per il benessere ambientale e la salvaguardia della biodiversità, ma anche perché esso consente alle comunità delle aree marginali di generare reddito e di presidiare il territorio. Il nostro tenace impegno, prosegue Benedetti, ha prodotto importanti risultati, tra cui l’istituzione dell’anagrafe apistica nazionale, strumento che, seppur di non facile uso da parte degli operatori, è assai utile per monitorare la situazione degli apiari anche in relazione al fenomeno del nomadismo. Continueremo la nostra attività di monitoraggio ed intervento normativo ove necessario per il bene e la sicurezza delle api”.
3 ottobre 2016