Corriere di Verona. Nel giorno in cui la sanità veneta si è fermata per due ore di affollate assemblee che hanno portato a un inedito annuncio di «stato d’agitazione generale», la Regione annuncia l’apertura di una stagione di maxi concorsi in sanità. Che sia in corso una drammatica emorragia di medici e di personale sanitario con tanto di assunzioni all’estero è cronaca degli ultimi mesi. Palazzo Balbi corre ai ripari affidando all’Azienda Zero un’infornata di concorsi che porteranno a una quota di assunzioni che oscilla fra le duemila e le tremila unità nel giro di pochi mesi, comunque entro l’anno. E secondo la Cgil, i potenziali pensionati di Quota 100 sarebbero addirittura 3200 solo nel comparto e altri 1300 fra i medici. Per ora, il dato saliente sarebbero i settecento posti a concorso per i medici. Usiamo il condizionale perché esiste l’incognita dell’accettazione o meno del posto, questione che ha tenuto banco nelle cronache degli ultimi mesi.
Ma andiamo con ordine: i prossimi 5 e 6 giugno è in calendario la prova pratica del concorso per Oss, gli operatori socio-sanitari. Si sono prenotati in 11.947. Per accelerare i tempi di approvazione della graduatoria da cui le aziende ospedaliere «pescheranno» di volta in volta, spiega la Regione, non verrà effettuata preselezione. Al concorso per infermieri si sono raccolte 6.475 domande, anche in questo caso senza preselezione. Segue il concorso per tecnici di laboratorio con 1.082 partecipanti. «Per quanto riguarda i dirigenti medici, Azienda Zero ha espletato procedure di concorso per 294 posti», si legge in una nota. Tradotto, 294 medici potrebbero essere assunti, a patto che accettino, già da subito. Questo mese partirà un nuovo concorso per altri 411 posti: un totale di 705 potenziali camici bianchi. Da tener d’occhio i bandi in corso: alcuni scadono oggi, gli ultimi il 23 maggio (tutte le info sul sito di Azienda Zero). Il paradosso, poi, è che la fame di dottori in Veneto è inversamente proporzionale alla disponibilità di medici. Viceversa, per gli altri profili professionali, Oss e infermieri, c’è un esercito di aspiranti. Qualcuno, però, ce la farà: le stime della Regione parlano di un drappello di lavoratori sanitari (medici esclusi) che potrà variare fra le duemila e le tremila unità.
I fabbisogni delle aziende sanitarie, spiegano all’Azienda Zero, variano di settimana in settimana e le variabili non sono poche. A partire dal triennio segnato da Quota 100 che rischia di svuotare ulteriormente le corsie degli ospedali. Sulla sanità interviene anche il governatore Luca Zaia: «Capisco la preoccupazione di tanti cittadini sulle nuove schede ospedaliere ma devono comprendere che non le facciamo per fare angherie contro qualcuno». E sull’agitazione del personale sanitario: «Non mi risulta che in Veneto si paghino di meno i medici per delle scelte fatte da questa Regione. È difficile assumerli e trovarli. Ma i concorsi dimostrano quanto sia falsa l’idea che la Regione dorma mentre gli ospedali si spopolano. Parlare male della sanità del Vene+++to vuol dire far danni alla sanità stessa».
4 maggio 2019