Sarà più difficile negli enti pubblici schivare le pesanti sanzioni (fino a 10 mila euro) legate alla mancata pubblicazione dei dati relativi ai patrimoni di presidenti, dirigenti, manager e politici.
Tali sanzioni, infatti, saranno da ora in poi irrogate direttamente dai prefetti e dunque non più autogestite dagli enti stessi. Il tutto sotto l’azione di vigilanza e controllo svolta dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, alla quale gli enti destinatari degli obblighi di trasparenza sono obbligati a comunicare le irregolarità riscontrate senza, come detto, poter procedere autonomamente.
E’ quanto stabilisce l’Autorità stessa nella delibera 21 gennaio 2015 in tema di individuazione dell’autorità amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici obblighi di trasparenza (art. 47 del decreto legislativo 33/2013, la cosiddetta Legge Severino), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2015.
8 Febbraio 2015 – Italia Oggi