La proposta di accordo è ora all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Nel testo si spiega come saranno costituite le delegazioni per il rinnovo degli accordi per medici e farmacie. Pe i sindacati varrà il criterio della rappresentatività. Coinvolte anche Fnomceo e Fofi. Vedi lo schema di accordo.
Lo schema di accordo avente ad oggetto “Disciplina del procedimento di contrattazione colletiva per il rinnovo degli accordi con il personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale” è giunto all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Nel testo viene indicato come la delegazione di parte pubblica per il rinnovo degli accordi collettivi nazionali con il personale convenzionato con il Ssn e con le farmacie pubbliche e private viene costituita dalla struttura tecnica interregionale – Sisac – composta dai rappresentanti regionali nominati dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni. Di questa delegazione di parte pubblica faranno parte anche, limitatamente alle materie di rispettiva competenza, un rappresentante per ciascuno dei Ministeri dell’economia e finanze, del lavoro e politiche sociali, e della salute, designato dai rispettivi ministri.
Le regole per il funzionamento della Sisac sono definite dalla Conferenza delle Regioni e il coordinatore è indicato tra i rappresentanti regionali. È prevista l’istituzione di un Collegio dei revisori composto da tre membri effettivi rispettivamente indicati dalla Conferenza delle Regioni, dal Mef e dal Ministero della salute.
La parte sindacale, invece, è costituita dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in campo nazionale di ciascuna categoria individuate in base al criterio della consistenza associativa rilevata dalla Sisac.
Alle Regioni spetta il potere di indirizzo nei confronti della Sisac attraverso il comitato di settore del comparto sanità. Gli indirizzi per la deliberazione collettiva nazionale sono deliberati sono deliberati da quest’ultimo prima di ogni rinnovo contrattuale. Gli atti di indirizzo sono sottoposti al Governo che ha la facoltà di esprimere le sue valutazioni per quanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilità con le linee di politica economica e finanziaria nazionale.
Nell’ambito della definizione della piattaforma negoziale sono congiuntamente sentite, per gli aspetti riguardanti la collaborazione interprofessionale, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani e la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli odontoiatri.
Raggiunta l’ipotesi di accordo, questa verrà trasmessa dalla Sisac, entro 10 giorni, al comitato di settore del comparto sanità per l’acquisizione del parere sul testo e sugli oneri finanziari diretti e indiretti che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate.
Acquisito il parere favorevole, la Sisac trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alla Corte dei conti ai fini della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e bilancio. Se la certificazione è positiva, l’ipotesi di accordo collettivo è oggetto d’intesa nella Conferenza Stato-Regioni. Se la certificazione, invece, non è positiva, la Sisac convoca le organizzazioni sindacali ai fini della riapertura delle trattative.
Quotidiano sanita – 14 novembre 2013