Un Decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha prorogato fino al 30 giugno il divieto di pesca dell’Anguilla europea per tutte le regioni che applicano il Piano Nazionale di Gestione della specie
Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) ha pubblicato il Decreto Ministeriale n. 0111260 del 6 marzo contenente “Nuove disposizioni nazionali per la gestione della pesca della specie Anguilla europea”. Il provvedimento, firmato dal Ministro Francesco Lollobrigida dispone la chiusura della pesca dell’Anguilla europea (Anguilla anguilla) fino al 30 giugno, con l’obiettivo di ridurne la mortalità e consentirne la migrazione. Di conseguenza, la commercializzazione sarà consentita dal 1° luglio 2024.
Piano di gestione
La pesca in mare e quella sportiva della specie “Anguilla europea” per l’anno 2024 sono vietate in tutte le regioni italiane, senza alcuna eccezione.
Le Regioni che attuano il Piano Nazionale di Gestione dell’Anguilla europea, ovvero Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Umbria e Sardegna, secondo il Regolamento (CE) n. 1100/2007, hanno il divieto di pesca dal 1° gennaio al 31 marzo di ogni anno. Con la nuova disposizione è stato stabilito un ulteriore periodo di chiusura, limitatamente all’anno in corso, dal 1° aprile al 30 giugno. Durante questo periodo, all’anguilla sarà così più facilmente permesso migrare verso il mare in tutti gli ambienti naturali, inclusi lagune e valli aperte al flusso marino.
Per quest’anno, la commercializzazione della specie come prodotto della pesca è dunque permessa dal 1° luglio fino al 20 gennaio 2025, mentre il prodotto da acquacoltura intensiva o in ambiente vallivo chiuso al flusso marino può essere commercializzato durante tutto l’anno.
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