E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 16 giugno la proroga dell’ordinanza ministeriale che vieta di immettere sul mercato o di commercializzare al dettaglio le anguille del lago di Garda destinate alla alimentazione umana. La situazione di contaminazione infatti non presenterà apprezzabili modifiche prima di almeno cinque anni dal monitoraggio dell’Izsam del novembre scorso, in considerazione dei lunghi tempi di persistenza degli inquinanti nei sedimenti lacustri e nel muscolo delle anguille.
ORDINANZA 24 maggio 2017
Proroga dell’ordinanza 17 maggio 2011, e successive modificazioni, recante: «Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda».
21 giugno 2017