Il Tar ha respinto l’opposizione dei coniugi Segalla alla prevista demolizione della struttura che dovrà essere eseguita a breve. Dal 31 gennaio non ci saranno più ricoveri convenzionati
Si fa sempre più in salita la strada verso la realizzazione di un nuovo canile nell´Alto Vicentino. Andrà a sostituire quello di Piovene, prossimo alla demolizione. La gara d´appalto promossa dai 32 Comuni dell´Ulss 4, con lo scopo di affidare ad un privato la costruzione e la gestione di un rifugio del cane, si è di fatto conclusa con una fumata nera, dato che l´unico partecipante al bando non aveva tutti i requisiti necessari all´assegnazione del servizio. E mentre la conferenza dei sindaci dell´Ulss 4 sta lavorando alla stesura di un nuovo bando di gara, entro fine mese i cani randagi ospiti del canile Segalla dovranno trovare una nuova casa in attesa di un rifugio definitivo. Nella struttura di via Preazzi di Sopra, infatti, la settimana prossima prenderà il via l´intervento di sbancamento dell´attività, come ordinato dal Comune di Piovene.
DEMOLIZIONE. A novembre i coniugi Segalla, proprietari dell´omonimo canile sanitario di Piovene, avevano impugnato l´ordinanza di abbattimento per abuso edilizio notificata loro dal sindaco Maurizio Colman, presentando ricorso al Tar. Ma il Tribunale amministrativo regionale non ha accolto le loro motivazioni basate sul fatto che i Comuni e l´Ulss 4 in 26 anni non hanno mai obiettato sull´agibilità della struttura, e di conseguenza ha rigettato il ricorso. «Purtroppo il Tar si è espresso negativamente – spiega Giambattista Rando, avvocato che assiste i proprietari del canile fin dal 2004, anno della prima ordinanza di demolizione che tuttavia non ha mai avuto seguito – e ora si dovrà procedere a smantellare la struttura. Il Comune ha prorogato il termine a fine gennaio, ed entro quella data l´attività del canile sanitario sarà di fatto terminata».
TRASFERIMENTO. Orasi apre la questione del trasferimento dei cani lì presenti, che dal 1° febbraio dovranno trovare una nuova sistemazione. «Ci sono circa dieci cani ora ospitati a Piovene – precisa Pietro Menegozzo, sindaco di Santorso, che sta seguendo la questione – e stiamo già trattando una soluzione provvisoria, di 90 giorni, per collocare gli animali in un rifugio che s trova al di fuori dell´Ulss 4, in attesa che venga realizzato il nuovo canile».
NUOVO CANILE . Rispetto alla prima gara d´appalto, i 32 Comuni dell´Ulss 4 stanno ora pensando di promuovere un bando per la costruzione e gestione di un canile sanitario, e non più di un rifugio del cane. «La nostra esigenza è quella di dotare il nostro territorio di una struttura sanitaria di prima accoglienza – conclude il sindaco Menogozzo – perché grazie alla collaborazione delle associazioni animaliste ormai i cani rimangono davvero poco in canile, per cui l´esigenza di un rifugio viene meno. Non è una questione particolarmente complesso, c´è un buon interessamento da parte dei privati e contiamo pertanto di risolvere la questione quanto prima».
Il Giornale di Vicenza – 13 gennaio 2013