Il rinnovo del contratto collettivo slitta di un altro anno, e per il 2014 si dovrà rinunciare anche all’indennità di vacanza contrattuale. Dal 2015 il recupero del potere d’acquisto sarà agganciato all’inflazione programmata, una misura riesumata per l’occasione.
In compenso è saltata la stretta sui permessi e le retribuzioni nel caso di assistenza ai familiari invalidi. Fa invece discutere l’avvio del nuovo orario di lavoro degli insegnanti (che avranno più ferie). La minor spesa prevista dal governo, grazie alla riduzione per le supplenze, sarà di 720 milioni l’anno a regime. Ma i sindacati e il Pd sono molto critici sulla norma.
Corriere della Sera – 17 ottobre 2012