La festa islamica del Sacrificio di Abramo ha rischiato di cominciare, giovedì notte, con una baruffa tra animalisti e musulmani. Agenti di polizia locale prima, tre pattuglie di carabinieri poi, hanno presidiato fino a ieri mattina l’allevamento della famiglia Cazzola, a Tezze in via Da Vinci, dove almeno una cinquantina di musulmani, cittadini vicentini, ma anche immigrati di altre città d’Italia, si erano dati appuntamento per comperare gli agnelli che ieri si sarebbero dovuti sgozzare e dissanguare secondo il rituale che vuole simboleggiare la devozione di Abramo, pronto a sacrificare il figlio a Dio. L’assedio all’allevamento da parte delle guardie zoofile di Enpa e dei volontari Lac è durato 15 ore, dalle 20 alle 11 di ieri, per bloccare la vendita degli animali.
Secondo i musulmani il problema è sorto a causa della chiusura dei macelli di Arzignano e Vicenza.
Stando a quanto racconta Renzo Rizzi portavoce del Coordinamento protezionista vicentino, gli agnelli «erano incaprettati, gettati nelle cariole per essere caricati nei bauli delle auto e trasportati a casa per la macellazione illegale».
I momenti di tensione non sono mancati. Le 8 guardie zoofile si sono frapposte fra una cinquantina di islamici e gli allevatori chiedendo documenti e autorizzazioni. E le accuse sono volate da ogni parte. Secondo i musulmani, che rivendicano il diritto a celebrare i loro riti religiosi, il problema è sorto a causa della chiusura dei macelli di Arzignano e Vicenza. «Abbiamo prenotato gli agnelli e vogliamo portarceli a casa» la loro pretesa. Enpa e Lac, dal loro canto, ritengono il rito inaccettabile ma garantito dalla legge purchè si compia in macelli autorizzati. E questo pretendono. Anche gli allevatori lamentano la chiusura dei macelli. «Abbiamo venduto gli ovini regolarmente» spiega Angela Cazzola.
La soluzione è arrivata in mattinata. Gli agnelli, acquistati per il rito, sono stati caricati su un camion per il bestiame e trasferiti in un macello di Verona. Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri.
«Il macello non si riapre»
«Qui il macello per i riti musulmani non lo facciamo» esordisce Enrico Marcigaglia, assessore alla sicurezza. «Ma ci sono delle regole e vanno rispettate. Portino gli agnelli a macellare regolarmente altrove».
«Eravamo all´oscuro di tutto – aggiunge il sindaco Giorgio Gentilin -. Sono stato avvertito di quanto stava succedendo ieri da Angela Cazzola». Aggiunge: «Il macello di Arzignano era già chiuso all´inizio del mio mandato. E non vedo perchè dovremmo riaprirlo. Nessuno è mai venuto da me per far presente questo disagio».
Anche il servizio veterinario dell´Ulss 5 ha svolto un sopralluogo all´allevamento: «Attendiamo la relazione dei carabinieri. È vero, i macelli di Arzignano e Vicenza sono chiusi. Ci sono ad Altissimo e Trissino ma non sono abilitati a questo rito islamico» spiega il dott. Roberto Povolo.
«Animali incaprettati. Indecente»
«Indecente, inaccettabile. Non ci interessano religioni e razze: a nessuno sarà permesso andare contro la legge sugli animali. Non si devono maltrattare e basta». A parlare è Renzo Rizzi, portavoce del Coordinamento protezionista veneto, che ieri ha sostenuto l´assedio delle guardie zoofile di Enpa e dei volontari Lac che hanno bloccato e identificato alcuni cittadini all´allevamento Cazzola di Tezze. Gli animalisti stanno già predisponendo le denunce. «A nostro avviso è mancato il sequestro da parte delle forze dell´ordine e dell´Ulss 5 intervenuta per controllare se la documentazione di cessione degli animali era corretta – continua Rizzi -. Denunceremo i cittadini che hanno acquistato gli agnelli e i proprietari dell´allevamento che hanno incaprettato gli animali e li hanno gettati nei bagagliai. Tutti ci hanno detto di aver pagato ma non avevano ricevute. Chiederemo alla Guardia di Finanza di verificare». La macellazione “Halal” per la legge italiana, è consentita solo nei macelli con un permesso speciale, per venire incontro all´esigenze della comunità musulmana. «Ma i maltrattamenti non sono ammessi» conclude Rizzi.
Il Giornale di Vicenza – 27 ottobre 2012