Domanda: qual è l’animale più allevato al mondo? Se avete risposto maiale, pollo o manzo avete sbagliato. Stando agli ultimi dati riportati dal sito del New Scientist, in questi giorni si è consumato uno storico sorpasso e i pesci hanno soppiantato le vacche in testa agli animali da allevamento. Nel 2012 la produzione mondiale di pesce allevato è stata di 66 milioni di tonnellate contro i 63 milioni di tonnellate di manzo. Una notizia, sottolinea il giornale britannico, che potrebbe sembrare positiva visti i tanti conclamati problemi ambientali provocati dal consumo di carne: emissioni di metano, uso poco efficiente delle risorse agricole, sottrazione di foresta per fare spazio alla coltivazione di soia e altre monoculture.
In realtà, avverte il New Scientist citando un rapporto dell’Earth Policy Institute di Washington, anche la piscicoltura rappresenta una grave minaccia per gli ecosistemi, soprattutto perché vengono allevate le specie “sbagliate”.
Secondo l’Ocse, se questa tendenza si consoliderà, entro il 2015 la popolazione mondiale consumerà più pesce allevato che pesce pescato. A spingere questa rivoluzione è soprattutto la piscicoltura cinese, che copre il 62% di quella globale. E – sorpresa – per una volta si tratta di uno dei sistemi più sostenibili al mondo. In Cina vengono allevate infatti soprattutto carpe argentate e specie simili che possono crescere nelle risaie, nutrendosi di erbe, plankton e detriti: producono un inquinamento limitato e contribuiscono a migliorare i raccolti.
A destare preoccupazione è soprattutto l’allevamento di specie carnivore come il salmone. Per nutrirle vengono impiegati infatti pesci più piccoli pescati in mare aperto, come le alici, contribuendo a depauperare gli ecosistemi. L’ideale, conclude il rapporto, sarebbe favorire la diffusione di allevamenti di pesce che per la loro alimentazione non richiedono mangimi con proteine di origine animale.
22 giugno 2013