In Europa oltre il 30% delle tossinfezioni alimentari vengono contratte in ambiente domestico e sono riconducibili ad abitudini improprie delle persone, in particolare in fase di acquisto e durante la preparazione dei cibi.
A livello alimentare le preoccupazioni dei consumatori sono spesso rivolte alla presenza di sostanze chimiche nel cibo, nonostante i dati diffusi dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sulle contaminazioni chimiche degli alimenti indichino valori entro i limiti previsti dalle normative.
Inoltre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’impatto sulla salute di stili alimentari scorretti ha assunto dimensioni epidemiche nel mondo occidentale, con l’aumento di malattie croniche cardio-vascolari, tumori, diabete e obesità.
Per promuovere la salute pubblica è quindi importante aumentare le conoscenze scientifiche dei consumatori sulla microbiologia, sulla chimica e sugli aspetti nutrizionali degli alimenti, aumentando la consapevolezza del ruolo che hanno nella gestione domestica dei rischi.
Ad avere un forte peso oggi sulle percezioni e le conoscenze del pubblico in ambito alimentare sono i food blogger, ovvero coloro che gestiscono un blog con cui pubblicano in Rete ricette e informazioni relative alla cucina. In Italia i food blogger generano milioni di visualizzazioni dei loro contenuti e di interazioni con i loro follower: sono pertanto dei veri e propri influencer in ambito alimentare.
Coinvolgere i food blogger in una campagna di comunicazione sui rischi alimentari è l’idea alla base di «Sale, pepe e sicurezza», un progetto di ricerca-azione realizzato tra il 2015 e il 2016 dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe).
Il progetto è stato realizzato nell’ambito di una ricerca corrente (RC IZSVe 05/2013) finanziata dal Ministero della Salute, coordinata dall’IZSVe e svolta in collaborazione con il Servizio igiene alimenti e nutrizione (SIAN) dell’ULSS20 e il Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università di Catania……
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30 agosto 2017