Napoli – “Negli ultimi anni – dichiara Michele Pannullo, Presidente di Confagricoltura Campania – gli allevatori hanno aderito con convinzione ad un impegnativo programma di adeguamento degli allevamenti per garantire il rispetto di tutte le norme sanitarie e di tutela ambientale e non è accettabile che questo percorso, fortemente oneroso, possa essere vanificato da improvvise o storiche disfunzione da parte degli uffici preposti al controllo”.
Confagricoltura Campania ha inviato nelle scorse ore una lettera al Presidente della Giunta Regionale della Campania ed all’Assessore Regionale all’Agricoltura denunciando il rischio di uno stop dei controlli sulla brucellosi bufalina da parte della Regione Campania e suggerendo possibili rimedi.
“Il sistema fa acqua da tutte le parti. – afferma Nicola Cecere, rappresentante degli allevatori bufalini di Confagricoltura – Basti pensare che è dalla metà di dicembre 2010 che i controlli sono fermi o a rischio, nonostante le reiterate richieste degli allevatori, per mancanza di veterinari convenzionati. Tutto ciò non può essere tollerato. Abbiamo chiesto pertanto – continua Nicola Cecere – che la Regione Campania cambi registro ed istituisca un albo dei veterinari da convenzionare con le ASL, autorizzati quindi ad effettuare le profilassi di Stato ed a ricevere anche altri incarichi professionali all’interno della stessa azienda al fine di assicurare una gestione accurata e completa della sanità aziendale. Non abbiamo bisogno di badanti a pagamento – conclude Nicola Cecere – ma del buon funzionamento della macchina amministrativa e della buona gestione dei fondi pubblici.”
Nel documento Confagricoltura Campania chiede poi anche l’istituzione di una Banca Dati del DNA di tutti i capi bufalini allevati in Campania, la definizione, divulgazione e pubblicazione sul sito della Regione Campania del protocollo per l’effettuazione delle vaccinazioni, lo scorporo della delega del Servizio Veterinario ed alla Sicurezza Alimentare dall’Assessorato alla Sanità per attribuirla all’Assessorato all’Agricoltura e interventi per il miglioramento delle strutture aziendali.
Confagricoltura si dice “più che favorevole” agli interventi per il miglioramento delle strutture aziendali che prevedono la realizzazione di vasche di disinfezione, sale parto e infermerie all’interno delle aziende. “Va però definito a priori – conclude il Presidente di Confagricoltura Campania Pannullo – quali debbano esserne le caratteristiche oggettive di tali strutture, in modo da evitare che gli interventi effettuati vengano poi ritenuti non conformi dagli organi di controllo. Per tali interventi risulterebbe agevole l’utilizzazione, per la Provincia di Caserta, dei Fondi FAS già destinati al completamento del risanamento sanitario dalla brucellosi bufalina, mentre per gli altri comparti e per il restante territorio campano andrebbero reperite le risorse necessarie”.
25 febbraio 2011