di Maria Teresa Manuelli. Sarà Cir Food di Reggio Emilia a gestire i servizi di ristorazione di Expo. Con 20 locali, suddivisi tra bar, ristoranti e quick service posizionati all’interno dell’esposizione, in totale la cooperativa servirà in 25% dei 26 milioni di pasti stimati per i sei mesi della manifestazione con uno staff dedicato di 500 persone (il restante 75% sarà coperto dall’offerta dei vari padiglioni).
“Con CIR food – spiega Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 e amministratore delegato di Expo 2015 – si aggiunge un elemento essenziale per l’offerta ristorativa a disposizione dei visitatori dell’Esposizione Universale, grazie alla competenza e all’attenzione che l’azienda mostra nei confronti del tema della manifestazione. Expo Milano 2015 rappresenta una grande occasione per l’intero settore enogastronomico italiano. Siamo certi che CIR food saprà cogliere questa opportunità al meglio, puntando sul valore della propria esperienza. Il percorso di scelta per attribuire questo importante tassello di Expo è stato lungo e articolato: la prima gara si è svolta a febbraio”. Andata, però deserta, così come la seconda. Tanto che alla fine si è proceduto a trattativa privata (la seconda, dopo quella avvenuta con Farinetti per Eataly). I termini dell’accordo, comunque, assicura Sala, sono stati gli stessi della gara. La concessione attribuita a Cir Food ha una contribuzione a fondo perduto per i costi di avviamento dell’infrastruttura di oltre 7 milioni di euro, su un valore della concessione di circa 25 milioni di euro. Oltre, uno scambio di royalties che varia dal 14 al 21% a seconda del fatturato realizzato.
Quattro i format che sono stati scelti: dal “Tracce – Alla scoperta dei sapori” per il ristorante free flow che si basa su semplicità, sostenibilità e qualità, “Viavai” per la ristorazione pratica e veloce nel rispetto della storia gastronomica italiana, “Let’s Toast” per i quick service restaurant e “Chiccotosto” per la caffetteria e snack. I 17 locali saranno presenti in sette “Architetture di servizio”, gli edifici in legno di grandi dimensioni dislocati lungo il Decumano, la via principale che unisce simbolicamente il luogo di consumo di cibo (la città) a quello di produzione (la campagna). A questi si aggiungono altri tre punti ristoro all’interno di Cascina Triulza, il padiglione della società civile gestito da Fondazione Triulza.
“Cir Food è un’impresa italiana che privilegia la tradizione alimentare del nostro Paese – dichiara Chiara Nasi, presidente – ed è in grado di valorizzarla su larga scala e per grandi numeri con strumenti nuovi e funzionali. A Expo faremo non solo quello che ogni giorno proponiamo, ovvero divulgare una cultura della ristorazione sana ed equilibrata, ma con le quattro nuove offerte ristorative sapremo coniugare con originalità tradizione e innovazione”.
Secondo le dichiarazioni dei responsabili, italianità, stagionalità, glocalismo, neo-tradizionalismo, salutismo, etica e sostenibilità ambientale saranno i criteri alla base della formulazione dei menu e dell’elaborazione dei piatti, studiati all’insegna della semplicità per essere di immediata comprensione da parte di tutti.
“Esiste una forte affinità tra il tema centrale di Expo 2015 e lo stile di CIR food, che promuove la diffusione di una tavola pubblica rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, offrendo una cucina buona a prezzi ragionevoli – aggiunge il direttore commerciale e marketing, Giuliano Gallini –. Ogni giorno proviamo a coniugare sostenibilità e accessibilità, ovvero qualità a costo contenuto grazie a ricerca e innovazione. Cercheremo di tradurre questo impegno anche attraverso workshop nei locali di Expo sul tema: Vivere il Cibo e nutrire il Futuro”.
“Abbiamo scelto Cir Food – racconta Piero Galli, direttore generale della divisione Event & Entertainment di Expo 2015 – per la proposta articolata e composita che ha saputo mettere in campo per rispondere alle esigenze di sosta, relax, tempo e disponibilità economica di milioni di persone durante i sei mesi dell’evento. Ma anche per i valori su cui da sempre si fonda”.
Cir Food è un’impresa cooperativa nata a Reggio Emilia nel 1992 dall’unificazione di altre realtà emiliane già operanti negli Anni ’70 con un obiettivo preciso: garantire a tutti, dagli studenti ai lavoratori, il diritto a un pasto di qualità, ovvero sano e buono, corretto sul piano nutrizionale, prodotto nel rispetto della legge, sostenibile nel prezzo e nell’impatto sull’ambiente. Presente in 16 regioni, lo scorso anno Cir Food ha prodotto 76 milioni di pasti, con un fatturato di 490 milioni di euro.
Food24 – 19 dicembre 2014