“L’annuncio della sospetta presenza di botulino nel pesto genovese di una ditta locale rischia di produrre una nuova psicosi. La ‘paura a tavola’, infatti, incide pesantemente sui consumi, soprattutto in Italia dove la garanzia di sicurezza alimentare e’ il criterio al primo posto nelle scelte di acquisto per otto cittadini su dieci”. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
In questo momento, sottolinea la Cia, “e’ fondamentale procedere subito con le verifiche necessarie e circoscrivere casi, tempi e modalita’, altrimenti si corre il pericolo di scatenare timori generalizzati capaci di provocare danni enormi all’agroalimentare. Di fatto di fronte a un allarme alimentare, e indipendentemente dall’effettiva pericolosita’ del fenomeno, quasi il 45% degli italiani ammette di tutelarsi evitando di comprare quel prodotto finito ‘nel mirino” per un certo periodo di tempo”.
(Adnkronos) – 23 luglio 2013