Entro il 2022 il mercato degli insetti per mangimi dovrebbe superare il miliardo di dollari. È quanto emerge da un rapporto elaborato dalla società Arcluster e illustrato sul sito Feed Navigator, che ha analizzato le principali tendenze che interesseranno il settore nei prossimi cinque anni. Secondo l’indagine, il valore del mercato degli insetti per l’alimentazione animale dovrebbe raggiungere 1,07 miliardi di dollari entro il 2022, registrando una crescita del 101% rispetto al 2017. Il dottor Arun Nirmal, che ha redatto il rapporto, ha dichiarato a Feed Navigator che questo settore potrebbe costituire fino al 3% del mercato globale dei mangimi entro i prossimi quattro anni.
“Se si confrontano con i mangimi tradizionali, quelli realizzati con gli insetti presentano notevoli vantaggi in termini ambientali e di utilizzazione delle risorse – si legge nella relazione -. Le stime attuali prevedono un ciclo favorevole per gli agricoltori di insetti e per i fornitori di mangimi. La tendenza al rialzo dei consumi, l’aumento dei profitti degli allevamenti e la maggiore attenzione prestata ai temi della sostenibilità e della sicurezza, rappresentano forti indicatori di una crescita positiva ed esponenziale dei ricavi”.
Secondo Arcluster un fattore chiave per la crescita sarà costituito dal mercato europeo, che tra il 2017 e il 2022 dovrebbe crescere del 102% e raggiungere i 404 milioni di dollari. Invece, nel 2022 il mercato nordamericano dovrebbe attestarsi sui 250 milioni di dollari. L’esperto precisa che la differenza di dimensioni tra il mercato europeo e quello nordamericano potrebbe essere attribuita, almeno in parte, al fatto che l’Europa risulta più attraente degli Stati Uniti per le aziende interessate a occuparsi di questo settore. “Le aziende che producono mangimi a base di insetti sono situate prevalentemente nella regione europea – sottolinea Nirmal – e si rivolgono in primo luogo ai mercati nazionali”. Questa situazione sarà agevolata ulteriormente dalla modifica della legislazione europea, che a partire dal prossimo giugno autorizzerà l’impiego degli insetti nella produzione di alimenti per i prodotti ittici. Secondo Nirmal, i maggiori produttori europei di mangimi a base di insetti sono i Paesi Bassi, la Francia e il Belgio.
Il rapporto si è focalizzato sui mangimi per suini, pollame, latticini, bovini e prodotti ittici, ma evidenzia che all’interno di questo settore giocherà un ruolo fondamentale l’acquacoltura, che tra il 2017 e il 2022 dovrebbe costituire oltre il 30% della quota di mercato. “Il miglioramento delle norme che regolano il settore degli insetti per mangimi e degli insetti commestibili favoriscono la crescita del mercato – conclude il rapporto -. I mangimi alternativi a base di insetti stanno attraversando una fase fondamentale di diffusione sul mercato. I risultati dei primi utilizzatori sono positivi e sono destinati a favorirne un’elevata estensione”.
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3 giugno 2017