Questo è il risultato di un progetto europeo, MARLON, che ha visto 11 partner del progetto di otto paesi che hanno svolto indagini nei loro rispettivi paesi. Il progetto intende monitorare i vari impatti degli OGM sulla salute degli animali da allevamento, tramite una banca dati on line- IPAFEED. La banca dati potrebbe dimostrarsi preziosa per evitare i rischi sanitari correlati ai mangimi.
Sebbene infatti gli OGM siano autorizzati a livello UE in via centralizzata come mangimi (reg. CE 1829/2003) e quindi vi sia una presunzione di sicurezza- nel tempo stanno aumentando le preoccupazioni circa effetti sanitari o ambientali che impiegano tempo ad emergere. Un aspetto su tutti riguarda la presenza di tratti genetici resistenti al glifosato, che si possono diffondere ad altre specie vegetali- proprio mentre il glifosato viene sempre più messo sotto attenzione dall’Istituto Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e da Efsa.
Trasparenza
Per creare la banca dati IPAFEED sono state estratte le informazioni da documenti scientifici con descrizioni dettagliate di ogni studio, risultati accessibili e collegamenti alle fonti. La banca dati è stata continuamente aggiornata durante i tre anni del progetto, che si è concluso a luglio 2015.
Al fine di garantire più trasparenza, il progetto MARLON si è proposto di raccogliere in un’unica piattaforma le conoscenze riguardanti le colture GM nei mangimi animali. Inoltre I ricercatori hanno raccolto informazioni su, ad esempio, gli indicatori della salute animale misurabili e come analizzare al meglio l’esposizione.
Monitorare contenuto di OGM nei mangimi
Benché questo requisito non sia ancora obbligatorio per i mangimi GM, il consorzio MARLON ha stabilito che l’agricoltura europea dovrebbe stare al passo predisponendo i mezzi per monitorare attentamente il contenuto di GM nei mangimi. Ciò predisporrà gli strumenti necessari per i legislatori nel caso in cui il monitoraggio successivo all’immissione sul mercato diventi un requisito legale.
Per ulteriori informazioni, visita: BANCA DATI IPAFEED
Sicurezza alimentare Coldiretti – 9 ottobre 2015