In Italia si stima siano in circolazione circa tre milioni di colli di pelliccia e interni di giubbotti in pelliccia realizzati con pelo di coniglio, cane e gatto, di questi oltre la metà proviene dalla Cina e dai paesi del sud Est Asiatico, mentre molti di questi colli sono realizzati in laboratori artigianali spesso clandestini situati anche in Italia.
Numeri inquietanti Secondo le stime realizzate dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente in base al numero di segnalazioni di gatti rapiti nel corso del 2011, in base al numero di sequestri di colli di pelliccia (ma anche cappellini) fabbricati clandestinamente e realizzati con pelo di gatto, ed in base al numero di laboratori illegali gestiti da cinesi sequestrati sia in Toscana che in Lombardia ed Emilia nel corso del biennio 2010-2011, sono circa 15.000 i gatti che ogni anno in Italia vengono rapiti (ma anche allevati) per poi essere uccisi ed il pelo acconciato per poi essere lavorato e trasformato il pelliccia e nei suoi derivati.
Reato Ovviamente si tratta di un reato in quanto in Italia è proibito fare le pellicce con pelo di cane, gatto e per quanto riguarda i gatti la preferenza va su quelli neri in quanto si tratta del pelo che presenta la lavorazione più semplice per l’acconciatura per la sua uniformità di colore.
6 febbraio 2012