Settimana decisiva per la definizione di alcune partite economiche tra cui la delega fiscale e il dossier sulla crescita mentre vacilla la tenuta della maggioranza sul fronte dell’Imu a rate e della riforma del mercato del lavoro.
Domani pomeriggio un consiglio dei ministri straordinario, preceduto da una riunione ristretta tra i responsabili dei dicasteri economici, si occuperà della delega fiscale e del beauty contest. Slitta invece a un altro consiglio dei ministri programmato per mercoledì il varo del Documento di economica e finanza (Def) con probabile revisione al ribasso delle stime sull’andamento negativo del Pil. Ma il presidente del Consiglio Mario Monti, già domani, potrebbe anche varare l’atteso fondo «taglia tasse» nel quale dovrebbero confluire le maggiori entrate fiscali dalla lotta all’evasione. Lo scopo è quello economico di alleggerire la pressione fiscale ma anche politico per presentarsi al vertice di maggioranza di martedì con un menù appetibile in grado di accontentare le richieste dei partiti. E di alleggerire la morsa Confindustria-Pdl – acuita ieri da un botta e risposta Marcegaglia-Fornero – che sta preoccupando non poco il Professore. La creazione del fondo l’ha confermata anche il sottosegretario all’Economia ed ex Banca d’Italia Vieri Ceriani che ha anticipato alcuni temi da affrontare nella delega: come la revisione dell’immensa partita delle deduzioni/detrazioni e agevolazioni fiscali, il riordino dell’Iva, della tassazione di impresa per favorirne la crescita dimensionale e lo sbarco in Borsa.
Lo scontro sull’Imu, la nascente tassa omnicomprensiva sull’abitazione, che il Pdl vuole rateizzare in tre tranche e che il Pd vorrebbe invece non toccare – «Perché altrimenti i Comuni restano al verde», ha avvertito il sindaco di Torino Pietro Fassino – e rinforzare con una patrimonialina su i proprietari di più alloggi, ha catalizzato la giornata politica di ieri e finirà in commissione Finanza della Camera lunedì. Che si preannuncia incandescente con il relatore Gianfranco Conte (Pdl) deciso a portare una serie di proposte per allungare i versamenti Imu: due rate per le seconde case, tre per chi ha una sola casa scadenzate tra giugno, settembre e dicembre.
Nel caos della giornata di ieri, sotto la pressione dei media che davano per scontato l’arrivo di nuovi rincari della benzina per finanziare la protezione civile, il governo è intervenuto per precisare che l’ipotesi di rincari di 10 centesimi al litro è solo una «ultima ratio» nel caso di calamità naturali. Così come è girata la voce che potrebbe arrivare addirittura una «tassa di sbarco» di 1,5 euro a testa per passeggero a favore delle isole minori.
Infine il contante. Per venire incontro al Pd e anche alla Cgil il premier si è mostrato interessato alla proposta di introdurre un sistema di incentivi e disincentivi che porti alla tracciabilità anche per importi minimi. «Meritevole di considerazione» ha detto Monti mentre paradossalmente potrebbe slittare da maggio a settembre lo stop al cash oltre i mille euro per i pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
La legge delega fiscale, nella quale ieri Ceriani ha escluso il ritorno del reato del falso in bilancio, perché del tema se ne dovrà occupare il ministero della Giustizia, affronterà anche l’attesa riforma del catasto, con la revisione degli estimi necessaria per irrobustire gli incassi dell’Imu. Infine ci saranno misure di contrasto all’abuso dell’elusione fiscale e una nuova tassazione ambientale.
corriere.it – 15 aprile 2012