L’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha comunicato in una nota che a maggio partiranno le verifiche sull’applicazione dei contenuti del Piano nazionale anticorruzione dedicati alla sanità. «Il Sistema sanitario dispone già di tutti gli antidoti per neutralizzare e prevenire fenomeni di corruzione o di cattiva gestione: sono quelli contenuti nell’allegato al Piano nazionale anticorruzione, frutto della collaborazione tra Anac, ministero della Salute e Agenas e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 agosto 2016 – spiega Francesco Bevere, direttore generale dell’Agenzia -. Il documento fornisce indicazioni mirate, prevedendo anche misure di “allerta” su particolari “aree a rischio” come i contratti pubblici, gli incarichi e le nomine dei primari, la gestione delle spese e del patrimonio immobiliare, nonché indicazioni su come effettuare i controlli».
Le verifiche previste per maggio serviranno a monitorare il grado di recepimento su trasparenza e prevenzione della corruzione, contenuti nel Piano anticorruzione 2016
Cantone: sanità, prima emergenza
Quella della sanità «credo sia in assoluto la prima emergenza». Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone lo ha spiegato oggi a Milano aggiungendo che è un campo in cui si creano «meccanismi di favore che non hanno nemmeno bisogno di corruzione», tanto che si potrebbe coniare il termine «corruzione tacita».
«Ci sono stranezze difficili da inquadrare come il sistema delle convenzioni in cui non è necessario fare alcun appalto». Cantone ha poi osservato, «In futuro proveremo a fare controlli mirati. Così si spezza il meccanismo per cui se avvengono clamorose ruberie nelle Asl i vertici dicono “non me ne ero accorto”».
Il Sole 24 sanità – 16 marzo 2017