In relazione alle rinnovate richieste di rivisitazione dei parametri legati alla presenza di aflatossine nel mais, Coldiretti Veneto, ritiene che occorra prudentemente tener conto della gerarchia degli interessi implicati nella filiera alimentare.
“Non si puo’ infatti derogare alle ragioni di tutela della salute dei consumatori – spiega Coldiretti – la determinazione di limiti di micotossine spetta alle autorita’ scientifiche per cui qualsiasi scelta di modificare in alto o in basso i livelli non puo’ essere responsabilita’ della politica interessata a soluzioni improvvisate in mancanza del supporto di evidenze tecnico-scientifiche documentate”. Pertanto concordiamo con l’Assessore all’Agricoltura Franco Manzato, che eventuali soluzioni alternative, devono tenere in considerazione la salute dei consumatori e non penalizzare il comparto agricolo, oggi alla mercè delle facili speculazioni.E’ prioritario per Coldiretti che il governo regionale tenga conto delle preoccupazioni che gli agricoltori sollevano per una questione nuova collegata anche ai cambiamenti climatici. “Si tratta ora di far fronte al problema anche con le necessarie dotazioni finanziarie per una vera e propria emergenza – continua Coldiretti – magari affrontando la questione in sede di conferenza Stato-Regioni per rinvenire risorse straordinarie anche dal bilancio europeo”.
20 dicembre 2012