Francesco Rigatelli. Assicura il presidente Corrado Sforza Fogliani che nella Banca di Piacenza da lui presieduta non sarà mai vietato l’ingresso agli animali domestici. Da qui a dedicare loro un conto apposito ce ne corre però. E invece, come racconta lui fiero di averne aperto uno al suo Cocker spaniel di nome Sun, è successo davvero: «Un cliente ci ha domandato di intestare un conto al suo cane per accentrarvi tutte le spese relative all’animale. Non era possibile soddisfarlo subito, ma ci abbiamo riflettuto e studiando la questione ci siamo accorti che molti altri spendevano cifre importanti per i loro beniamini e avevano l’esigenza di separare le spese del cane dalle loro». Ecco com’è nato Amici fedeli, il primo conto bancario dedicato agli animali da compagnia. Una finzione giuridica, come spiega l’avvocato Sforza Fogliani, perché il nome del cane o del gatto viene indicato assieme a quello del padrone, ma c’è. Nero su bianco.
Amici fedeli prende spunto dalla storia di Giuseppe Verdi, che lavorò a lungo a Piacenza, dove aveva un cane maltese di nome Loulou nel suo giardino a Sant’Agata Verdi. Là vi è ancora la lapide dedicata «Ad un vero amico» da cui è nata l’associazione di proprietari di animali domestici Amici veri, cui il conto della Banca di Piacenza offre l’iscrizione gratuita perché da essa ha tratto ispirazione per questo progetto.
Questa del conto per i migliori amici dell’uomo diventerà una tendenza seguita anche da altri istituti? Sforza Fogliani del resto è presidente di Assopopolari, l’associazione di categoria delle banche popolari italiane. L’iniziativa, va ammesso, è una straordinaria idea di marketing, perché a Piacenza risulta che oltre la metà della popolazione possieda un animale domestico. D’altronde in Italia si calcola che ci siano ben 60 milioni di animali domestici tra cui 7 milioni di cani e 8 milioni di gatti. Almeno uno, e in realtà spesso due o tre. E’ inoltre il primo capoluogo che, su iniziativa di Amici veri, ha promosso l’obbligatorietà per i possessori di cani di portare a spasso i quadrupedi con una bottiglietta d’acqua per diluirne le deiezioni liquide oltre all’ovvio sacchetto per raccoglierne quelle solide. L’iniziativa ha infine aperto in città il dibattito sugli spazi da dedicare agli animali. Sull’accesso o meno di questi alla messa, per esempio, sull’uso frequente dei veterinari, sui cibi prelibati da destinargli e addirittura sugli spazi da adibire nei cimiteri.
Finora il conto è stato aperto da un centinaio di Amici fedeli, ma è una novità di quest’anno e ha appena iniziato ad essere pubblicizzato. Il costo è di 6 euro al mese, che includono i tanti servizi illustrati dal vicedirettore generale Pietro Boselli: home banking, finanziamento a tasso agevolato per l’acquisto di prodotti e servizi e per il pagamento delle spese veterinarie, polizza di responsabilità civile Zero pensieri a condizioni di favore, iscrizione per il primo anno all’associazione Amici veri e promozioni presso negozi e cliniche convenzionate. «Abbiamo calcolato – conclude Sforza Fogliani – che solo con queste ultime si ripaga il costo annuale del conto. Le spese che certe persone fanno per gli animali domestici raggiungono cifre incredibili».
Amici fedeli regala anche un gps per il collare e tramite l’applicazione per cellulari dedicata è possibile impostare fino a cinque recinti virtuali per sorvegliare il cane o il gatto. Inoltre, si visualizzano gli spostamenti dell’animale e si attiva un eventuale allarme. Amici fedeli certo, ma da quando il conto è cointestato meglio tenerli sotto controllo.
La Stampa – 6 aprile 2018