La Cosmed non ha firmato l’accordo sul salario di produttività, senza un preventivo confronto con le Regioni, senza incentivi per i dirigenti del Ssn, senza un riconoscimento della specificità del Ssn e dei dirigenti medici e sanitari nell’ambito del pubblico impiego. La legge150/2009 si è abbattuta sulla dirigenza sanitaria senza tener conto delle peculiarità del servizio da erogare ai cittadini. Si lamenta l’assenza delle Regioni su tematiche decisive come l’applicazione della legge 150/2009, il modello contrattuale e in questi giorni le problematiche delle certificazioni online. I dirigenti sanitari rischiano di avere due padroni: Stato e Regioni, che senza coordinarsi tra di loro impongono direttive con pesanti ricadute sull’organizzazione del lavoro e sui servizi ai cittadini.
Di fronte al blocco totale dei contratti, del tutto inadeguata appare la rassicurazione contenuta nell’accordo di non voler procedere ad ulteriori riduzioni, inoltre COSMeD ricorda che alla revoca di alcune penalizzazioni in vari settori del pubblico impiego permane il blocco dello 0,8% dell’ultimo contratto.
Questo il commento del Segretario generale della Confederazione, Costantino Troise, che contesta la soluzione proposta dal Governo alle difficoltà poste dall’applicazione del dlgs 150/2009.
4 febbraio 2011