Il salario accessorio dei dipendenti pubblici non sarà toccato. Lo ha detto – secondo quanto si apprende – il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta ai sindacati
E’ avvenuto nel corso dell’incontro a palazzo Chigi sui premi di poduttività nella pubblica amministrazione, che dovrebbero partire quest’anno. «Abbiamo regolato – ha detto il ministro – la fase di transizione per flessibilizzare gli effetti del blocco della contrattazione nazionale fino al 2013 senza mettere in discussione un nuovo modello contrattuale e la riforma del pubblico impiego. Vogliamo valorizzare tanto l’uno e l’altra tenendo conto del blocco».
Camusso: si parli anche di precari e rsu
Secca la replica del segretario generale della Cgil Susanna Camusso: «Siamo pronti a una discussione che tenga conto di tutto, anche dell’emergenza precari e della necessità di procedere con urgenza alle elezioni delle Rsu, altrimenti la Cgil non é interessata». L’intesa presentata dal ministro Brunetta, secondo Camusso, non é frutto di un confronto. «L’accordo é già pronto – secondo Camusso – non é risultato di un confronto e parte dalla riforma del modello contrattuale che la Cgil non ha firmato».
Per il Governo, oltre a Brunetta, erano presenti all’incontro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Per i sindacati erano presenti tra gli altri i segretari generali di Cgil, e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, e il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani.
Accordo separato
Il Governo ha presentato un’ipotesi di accordo sui premi di produttività per i dipendenti del pubblico impiego. Nel merito, spiegano da palazzo Vidoni, l’accordo tocca due temi fondamentali quali i premi individuali (che la riforma Brunetta prevede in base a fasce di merito) e il sistema delle relazioni sindacali. Al fine di non pregiudicare le attuali retribuzioni dei dipendenti pubblici si è stabilito che i premi previsti dalla riforma Brunetta possano essere finanziati solo con le risorse derivanti da risparmi di gestione, secondo quanto previsto comma 17 dell’art. 61 del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008 (il cosiddetto “dividendo dell’efficienza”). Quanto alle relazioni sindacali, l’accordo prevede una direttiva all’Aran per trattare un contratto collettivo quadro che tenga conto dell’intera cornice normativa vigente in materia ai fini dell’applicazione del decreto legislativo n. 150/2009La Cgil ha lasciato il tavolo
L’accordo è stato firmato tra l’altro da Cisl, Uil, Ugl e Confsal. La leader della Cgil, Susanna Camusso ha invece lasciato il tavolo. Questo il suo commento: «L’accordo firmato da Cisl e Uil sui salari di produttività nel pubblico impiego «è una presa in giro dei lavoratori» e per questo la Cgil non l’ha firmato». «Il testo – ha spiegato Camusso – non affronta i problemi urgenti che abbiamo. La Finanziaria taglia il 50% dei lavoratori precari della pubblica amministrazione. Non si fa la riforma dell’amministrazione con il taglio della contrattazione nazionale (bloccata fino al 2013). Siamo di fronte – ha aggiunto – a dei sindacati che corrono in soccorso di un Governo un pò claudicante».
Bonanni: unici in Europa a mantenere intatti i salari
Diversa la reazione di Cisl e Uil. La Cisl, ha detto Bonanni, considera l’accordo appena raggiunto sul salario accessorio «un accordo importante perchè chiarisce definitivamente che le buste paga del pubblico impiego saranno esattamente quelle che erano». «Cisl e Uil hanno potuto ottenere – ha sottolineato Bonanni – situazioni molto diverse dei dipendenti inglesi, spagnoli e francesi che non solo hanno avuto un blocco del salario ma la decurtazione. L’Italia è l’unico caso – ha concluso – nel quale si è riusciti a mantenere intatti i salari».
Pirani: nemmeno un euro è stato tolto alle buste paga
Per Pirani, della Uil, «Questo accordo, pur nel blocco dei contratti, non diminuisce neanche di un euro le retribuzioni dei pubblici dipendenti ma anzi dà la possibilità di erogazioni
ulteriori». I risparmi, ha aggiunto, «andranno su base della valutazione del merito e della produttività ad aumentare le retribuzioni dei pubblici dipendenti». Pirani ha anche precisato che saranno mantenuti per la scuola gli scatti di anzianità. Nei prossimi giorni, ha proseguito Pirani, ci sarà un tavolo all’Aran «per un nuovo sistema delle relazioni sindacali che rimetta al centro la contrattazione per una riforma con i lavoratori e non contro i lavoratori». È stato inoltre chiesto a Letta «una convocazione a palazzo Chigi con i rappresentanti delle autorità locali e delle regioni che non possono e non devono sottrarsi a questo confronto».